C’e’ tensione, paura mista a rassegnazione, incertezza sul futuro, e politicanti che non fanno altre che rappresentare una parte, come in un teatro, attori che seguono un copione, quello del “tirare avanti”, portare la propria seggiola il piu’ lontano possibile in termini di tempo, allargare la propria rete relazionale per fare comunque affari e interessi personali.
Non stupisce piu’ nulla, l’ultima e’ quella sparata di Fini sulla moglie di Bossi, vera non vera, macchina del fango, sara’… ma lascia un amaro in bocca come poche cose, l’essere presi in giro come pivelli, predicatori, incantatori che nulla fanno se non arricchire il loro bottino.
E anche in questo campo, sempre piu’ predominante il nepotismo. Come puo’ essere obiettivo e razionale un politico che si contorna di persone che a lui devono tutto? La sua tesi sara’ sempre appoggiata e scelta come la migliore. Chi puo’ avere il coraggio di dire che sta sbagliando?
C’e’ chi si e’ scandalizzato del fatto che con questa crisi oggi Roma sia stata paralizzata dal traffico a causa dell’apertura di un negozio che vendeva elettronica a prezzi stracciati, e’ solo un’altro passo della cottura della rana, ma nulla di piu’. Cerchiamo tutti di prenderci quello che piu’ ci sta a cuore e chi permette per un attimo di sognare, di dimenticarci dei problemi, di allontanarci dalla realta’, povera e poco rassicurante.
Puo’ essere un televisore, un cellulare o un biglietto per la partita della propria squadra del cuore. Siamo poveri di valori? si lo siamo, ci hanno cotto per bene, piano piano, facendoci allontanare da principi, credo e valori propri.
Ci alzano l’eta’ della pensione a limiti impossibili, ci aumentano l’iva come se noi non ne ricevessimo effetti, affermano che le condizioni per licenziare sono troppo rigide, come se licenziare fosse una leva di bilancio, e assistiamo poi a gesta degne nemmeno dei bimbi in preda a raptus da giochini elettronici.
Ci sono tante cose che potrebbero essere commentate, tante degne di nota e di riflessioni, ma e’ un periodo strano, sembra che qualcosa monta, ma poi svanisce in fretta, semplicemente assecondata da altre priorita’…
che tristezza.
Massi