Da qualche giorno sono tornata all’account free di Flikr. Avevo superato la soglia del tempo massimo per il rinnovo dell’account pro (in realtà credevo di aver acquistato un mini-pro di 3 mesi, ma non era così) e sono “ributtata indietro” agli ultimi 200 upload. Ho fatto di corsa una ricarica, ma continuavo a pensarci. Ieri ero lì lì, avevo schiacciato il pulsante”paga adesso”, avevo inserito i dati.
Poi ho abbandonato.
No, mi sono detta. Semmai dovrebbe essere Flickr a pagare me. In che razza di mondo viviamo in cui il lavoro o il diletto del singolo diventano veicolo per il guadagno di terzi?
E non ultima considerazione: io scaricavo una quantità immane di file su Flickr, perchè per me era comodo poter avere le mie foto su un server e non sul pc di mia sorella, che sembra più protetto del Pentagono.
Ma era come se scaricassi spazzatura. Come se facessi foto a valanga solo per scaricarle dove le potevo dimenticare, per poi ritrovarle all’occorrenza. Una volta scaricate su Flickr perdevano immediatamente valore, morivano. Le potevo resuscitare postandole qui, commentandole, spiegandole, creandoci sopra una storia.
Ora che sono state eliminate sono rinate. Vivono nell’hard disk del pc di mia sorella, ma vivono.
Pubblicarle era nè più nè meno che distruggerne il valore.
Perciò no. Dalle oltre mille foto che avevo, oggi ne ho solo una cinquantina. Se vorrò condividere le mie foto, lo farò tramite questo blog.