PC
TESTATO SU
PC
Genere: Strategia
Sviluppatore: Reality Pump Studios
Produttore: TopWare Interactive
Distributore: Topware Interactive
Lingua: Inglese (sub ITA)
Giocatori: 1
Data di uscita: 15/11/2013
RTS vecchia scuola Antiquato e non aggiornato
Tantissime unità Musiche orribili
Ambientazione bellissima Non troppo difficile
Earth 2140 è un gioco ingannatore. Uscito da pochi giorni su Steam, abbiamo avuto qualche piccola difficoltà a capire che genere di rivisitazione o rimescolamento è stato fatto all’originale, uscito nell’oramai lontano 1997. Come vedremo meglio lungo tutto l’articolo, si tratta in realtà di un semplice restyle grafico di un classico degli RTS dei bei tempi andati, caro perciò a tutti i nostalgici o a chi si voglia interessare di retrogaming (compatibile).
robot, androidi e pseudo-terminatorIl gioco si apre con una introduzione in computer grafica dove si illustra, con toni simili al citato Terminator, la guerra devastatrice tra United Civilized States (UCS) e Eurasian Dynasty (ED), colpevoli di innumerevoli disastri ambientali e catastrofiche azioni belliche per il controllo di un pianeta Terra oramai prossimo alla tabula rasa. Nella schermata iniziale ci toccherà scegliere quale campagna intraprendere, se quella della UCS o della ED. Il primo vero ostacolo si incontra già nelle prime fasi: il menù non è stato minimamente toccato, ci toccherà spostarci tra le stanze virtuali con il movimento del mouse, grazie a delle animazioni molto anni ’90, ma poco funzionali ed anche poco intuibili. Tra le uniche migliorie ovviamente l’alta definizione, selezionabile attraverso la schermata di scelta della definizione di schermo.
Una volta venuti a conoscenza della trama di gioco, il gameplay si snoda in maniera piuttosto elaborata: siamo di fronte ad un RTS di vecchia generazione, solido e divertente. Avremo a disposizione tantissimi tipi di unità di attacco, di esplorazione, nonché molti tipi di costruzioni. Queste ultime, una volta generate, si mostreranno in forma mobile, essendo possibile spostarle ovunque sulla mappa ed installarle a piacimento. Seguendo uno schema di gioco già abbondantemente rodato, lo scopo principale sarà collezionare le risorse necessarie (in realtà solo una) per uno sviluppo rapido di un esercito competitivo e vasto, prima che lo faccia l’avversario, per poter poi adempiere ai compiti di missione, tendenzialmente sempre consistenti nel distruggere tutto. Sebbene non ci sia la varietà di risorse contenute in altri RTS simili (vedi i classici AoE o Stronghold), allo stesso tempo il numero elevatissimo di unità (più di 100), ognuna con le sue peculiarità e debolezze, riuscirà a creare il giusto mix di strategia e varietà, cambiando tantissimo gli approcci di battaglia. Battaglie che tra l’altro risulteranno ancora più vaste e variegate a causa della presenza di alcuni bottoni di controllo delle formazioni dei soldati, rendendo quindi il tutto molto sfaccettato. E’ vero che, come molti giochi del genere, spesso sarà il numero e la velocità ad avere la meglio, rispetto a tutte le magagne tattico-strategiche. Ad ogni modo, anche se magari non profonda quanto si vorrebbe, la struttura di movimento e di gestione dei combattimenti è sufficientemente caratterizzata e curata da dare una impressione di profondità forse non corrispondente alle reali possibilità del titolo, ma comunque divertente a livello di gameplay. La caratterizzazione delle unità e le skin di gioco sono tra l’altro molto ben fatte, così come le descrizioni delle qualità belliche di ogni tipo di truppa. La varietà gioca sicuramente a favore di Earth 2140, che non fa mancare nulla, dai laser ai missili al plasma.
commercialmente maldestriPrima di analizzare, in ultima istanza, le mosse commerciali di TopWare Interactive, vediamo da vicino il comparto tecnico del gioco. Stupisce l’attribuzione HD ad un titolo che di nuovo supporta solo le nuove definizioni, ma che poi delude per effetti, colori ed animazioni. Per carità, tutto molto all’avanguardia secondo gli standard del 1997, ma il nuovo millennio è iniziato già da un po’ di anni, ed oramai i tempi e le necessità grafiche sono cambiate. A meno di non dichiarare la pubblicazione un semplice aggiornamento alla retro-compatibilità per i sistemi operativi supportati. Cosa che, oltre a non far dire bugie ai publisher menzogneri, stimolerebbe forse di più all’acquisto sia da parte dei retro gamers che dei neofiti. Ad ogni modo, per l’epoca, il lavoro svolto da Reality Pump (sì, proprio gli stessi di Two Worlds), è egregio. Belle le ambientazioni in stile post-apocalittico, belle le differenze tra le due fazioni, ben fatte e plausibili le skin delle unità, che sembrano uscite da un futuro più che probabile.
Discorso a parte le musiche, semplicemente oscene. Ancora mi è difficile capacitarmi del perché dovrebbe sposarsi una musica hawaiiana o jazz con gli argomenti e le dinamiche di gioco. Una cosa davvero assurda. Soprattutto perché si tratta di soundtracks ben fatte, semplicemente inutili nel contesto. I suoni invece rimangono ben implementati con l’ambientazione di gioco e sono grosso modo plausibili.
Rimane solo da sottolineare l’ambiguità con la quale il gioco è stato ripubblicato da TopWare (che ha curato molti dei lavori di Reality Pump). Un gioco oramai vecchio di 17 anni non può essere pubblicizzato come rinnovato senza però aggiungere nulla se non una misera schermata di scelta delle definizioni di gioco. Bisognerebbe sforzarsi un po’ di più e cercare, se non di stravolgere il titolo, quanto meno di renderlo adatto ai tempi moderni, visto che si tratta pur sempre di operazioni commerciali. Comandi antiquati, grafica identica, menù iniziale ancora oggi ostico da usare: siamo di fronte allo stesso prodotto del 1997!
IN CONCLUSIONEEarth 2140 è un semplice adattamento ai nuovi sistemi operativi del vecchio titolo del 1997. Considerando che migliorare comandi ed interazioni non è certo cosa da far perdere molto tempo, il prezzo di cinque euro per un prodotto che non è retro, ma forse solo antiquato, può convincere fino ad un certo punto. Certo è che il gioco rimane ancora oggi un RTS con un'ossatura robusta, pertanto la sufficienza è assicurata. ZVOTO 6