Eau de Iceberg

Creato il 21 ottobre 2010 da Sandfashionblog
Iceberg presenta la nuova collezione di essenze per lui e per lei.
Iceberg presents the new collection of fragrances for him and for her.

Ogni anno nuove fragranze, fresche, semplici, moderne, cattureranno l’essenza di Iceberg, reinterpretandone l’eleganza iconica. Ovunque, in qualsiasi momento, lasceranno una discreta ma inconfondibile firma.
Le prime due, una femminile e una maschile, definiscono lo spirito della collezione, la quintessenza della libertà, dell’ambiente urbano, dell’apertura verso il mondo. Il progetto nasce dalla passione per i profumi di Paolo Gerani, ceo di Gilmar, che ha supervisionato personalmente tutti i vari step nella creazione e nella definizione delle fragranze.
Vetro chiaro, linee verticali, angoli ben definiti, una base solida, un tappo nero cilindrico, il design del flacone di Eau de Iceberg è sobrio, pulito e senza tempo. Sul fronte e sui lati, due numeri, 74, che ricordano la data del debutto del marchio. Sulla confezione nessun dettaglio superfluo ma solo semplice eleganza. Un fondo opaco, nero per l’eau de toilette maschile e beige satinato per quella femminile, con il nome della fragranza che imprime il sottile, lucido rilievo dei due numeri iconici.
Fresche sensazioni permeano le note fiorite e fruttate di Eau de Iceberg pour Femme. Un pomeriggio dorato di fine estate, all’ombra di alti alberi su un’isola italiana. È tempo di assaporare, con gli occhi socchiusi, un nettare di arance rosse, ananas siciliani e pere succose. Pura beatitudine. Nel cuore di queste frizzanti evocazioni mediterranee, il fico scaldato dal sole e il luminoso gelsomino esplodono di gioia di vivere mentre una voluttuosa brezza con note di legni e vaniglia lascia una scia carezzevole e persistente.
L’eternamente seducente bourbon vetiver, la vivida freschezza degli agrumi: Eau de Iceberg pour Homme, invece, ha carattere, forte personalità e intenso potere di attrazione. Le note di testa si diffondono con l’acidità dei limoni e dei bergamotti calabresi. Il cuore è pungente grazie alle radici di vetiver, le cui note emblematiche di terra secca sono paragonate dagli amanti della musica al suono crudo, languido del violoncello. Ammorbidito da un tocco di violetta, bilanciata dall’aromatico ladano, il fondo emerge in una ricca aura di ambra e muschio, sensuale e assolutamente raffinata.

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