Giornate pesantissime, miei cari, non fosse che ancora si può contare su amici adorabili, delizie del palato a costo abbordabile, e poesia e musica di infinita delicatezza e bellezza a rincuorarci ogni sera quando il caldo comincia a calare e scende la delizia della notte per darci finalmente pace dagli affanni del giorno.
E mentre sei lì, nella tua vita senza certezze, a concentrarti senza orari in impegnativi progetti dai futuri frutti incerti per non dire altamente aleatori e a risentire di tutto ciò che ti fa male del mondo, ti passa sotto gli occhi l'oroscopo settimanale di Rob Brezsny su L'Internazionale. Orbene: tu agli oroscopi non solo non credi (sebbene sulla configurazione degli astri al momento della nascita sospendi il giudizio in base al dubbio "se le maree sono dovute alla luna, chi può escludere che pure noi esseri umani non risentiamo in qualche modo dei pianeti e delle stelle in cielo?"), ma di norma non li leggi neanche perché non vuoi sapere cosa ti riservi il futuro nell'ottica che se sono cose brutte è inutile fasciarsi la testa, se sono belle vuoi pure la sopresa.
Però con Brezsny fai un'eccezione. Intanto perché scrive benissimo e perché i suoi riferimenti letterari, artistici e politici sono sempre uno stimolo per approfondimenti su soggetti che spesso non conoscevi. Poi perché parla a me, dice proprio a me: di tutti quelli del mio segno zodiacale, in realtà ogni settimana scrive l'oroscopo solo per me. Il rivolgersi a tutti quelli del mio segno è solo una finzione, in realtà interpreta perfettamente ciò che sto provando solo io e sta frullando nella mente solo a me. Infine, se pure così non fosse, più volte ci invita a giocare, dandoci i 'compiti per tutti' (e quello di questa settimana recita "Siamo a metà del 2011. Pensa a quello che hai realizzato finora e a quello che ti resta da fare": una cosina semplice...) e autorizzandoci implicitamente - io lo so - a scegliere un altro oroscopo se quello che ha scritto per il nostro segno non ci piacesse... Amabile cialtrone!
E oggi, nel mezzo dello smarrimento e della stanchezza che sto provando, cosa mi dice?
"Emma Goldman era un’attivista carismatica. I suoi scritti e i suoi discorsi influenzarono molto la sinistra americana nella prima metà del novecento. Diversamente da alcuni dei suoi compagni di viaggio, non era austera e dogmatica e non cercava di fare proseliti. Si batteva per un tipo di liberazione che celebrava la bellezza e la gioia. Mentre pensi ai cambiamenti radicali che probabilmente vuoi introdurre nella tua vita nei prossimi mesi, Gemelli, ti consiglio di adottare un atteggiamento simile. Rendi divertente la tua metamorfosi."
Ma io ti strozzo, Brezsny! Emma Goldman? Non puoi citarmi Emma Goldman, maledizione!
L'unica cosa sulla quale ho da ridire è che Emma Goldman era anarchica - ma a parte questo è una della mie eroine, antesignana delle lotte femministe, ma in una declinazione estremamente attuale che va ben oltre le rivendicazioni di genere per parlare d'amore, libertà e piena parità e solidarietà degli individui pur di sesso diverso ma accomunati dall'appartenenza alla medesima umanità. Una che scriveva
"la sua libertà [della donna] si realizzerà nella misura in cui avrà la forza di realizzarla. Perciò sarà molto più importante per lei cominciare con la sua rigenerazione interna, facendola finita con il fardello di pregiudizi, tradizioni ed abitudini. La richiesta di uguali diritti in tutti i campi è indubbiamente giusta, ma, tutto sommato, il diritto più importante è quello di amare e di essere amata. Se dalla parziale emancipazione si passerà alla totale emancipazione della donna, bisognerà farla finita con la ridicola concezione secondo cui la donna per essere amata, moglie e madre, debba comunque essere schiava o subordinata. Bisognerà farla finita con l'assurda concezione del dualismo dei sessi"e che ci ha lasciato aforismi quali quello che apre questo post e quello cui si riferisce implicitamente l'immagine-denuncia nella colonna qui a destra: "Preferisco avere rose al mio tavolo che diamanti al mio collo".
Che altro devo fare, Brezsny, celebrare ancora di più la bellezza, la vita e la gioia? Volevi darmi una svegliata affinché non cedessi? Giusto per ricordarmi che il caso sa sempre ciò che ci fa bene anche se noi non ne siamo consapevoli e che la vita trama sempre a nostro favore anche quando non ce ne accorgiamo?
Un giorno scoprirò il tuo segreto, ma per il momento ebbene sì, maledetto Brezsny, hai vinto anche stavolta! Si riparte! ;-)