Il virus Ebola sta scatenando il caos in tutta l'Africa occidentale.
Secondo la CBC, un focolaio del virus, che ha avuto inizio in Guinea lo scorso anno, si è diffusa in Liberia, Sierra Leone e Nigeria e ha ucciso almeno 1.500 persone fino ad oggi.
Tuttavia, senza che i principali mass-media ne abbiano parlato, un nuovo focolaio si è propagato nella Repubblica Democratica del Congo (RDC), costringendo il Botswana a chiudere le frontiere con il paese, con la conseguenza di arrestare il trasporto delle esportazioni di rame.
Secondo Bloomberg, il Dipartimento per l'Immigrazione del Botswana ha emanato una direttiva la scorsa settimana per vietare l'ingresso a chiunque provenga dalla Repubblica Democratica del Congo, compresi gli automezzi che trasportano rame e altri metalli.
I funzionari della sanità sono molto preoccupati per una rapida diffusione della malattia. Un funzionario doganale del Botswana ha dichiarato che, fino a nuovo avviso, nessun veicolo proveniente dalla RDC potrà attraversare il confine.
La RDC è al sesto posto nel mondo in termini di produzione di rame e l'anno scorso è stato il primo produttore di cobalto a livello globale.
Il Wall Street Journal scrive che il ceppo di Ebola che ha colpito la Repubblica Democratica del Congo è diverso da quello presente in Africa occidentale. Fino ad ora si contano 13 morti.
La maggior parte del rame prodotta nella RDC proviene da miniere gestite da Glencore, Eurasian Natural Resources e Freeport McMoRan. Queste società stanno prendendo in considerazione l'alternativa di spedire i minerali utilizzando la ferrovia che attraversa la Tanzania, nota per le pessime infrastrutture e i numerosi guasti alla linea ferroviaria.
Secondo un portavoce della Freeport McMoRan, il trasporto di materiali continua attraverso la Zamibia.
Anche se per il momento le esportazioni di rame dalla RDC non sono interrotte, cosa accadrà se le cose dovessero peggiorare? Il Senegal ha confermato il primo caso di contagio da Ebola la scorsa settimana e altri paesi africani stanno intensificando le misure di controllo alle frontiere, compreso il Sud Africa.
Gli addetti alla logistica delle aziende di trasporto africane sono molto pessimisti. Più i giorni passano e più casi di Ebola vengono segnalati e le misure per i controlli alle frontiere diventano sempre più severe.
Il destino di molte società minerarie potrebbe non dipendere dai tradizionali fattori economici e finanziari o dai profitti e dalle perdite di gestione o dall'andamento delle quotazioni a Wall Street, ma da un microscopico e letale virus che potrebbe lasciare tracce profonde anche al di fuori del continente africano: Ebola.
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