Ebola, un nuovo attacco “sicilia in prima linea”

Creato il 02 agosto 2014 da Cirignotta @cirignotta
Anche il mondo occidentale comincia ad avere delle preoccupazioni sul nuovo ceppo di Virus Ebola , già noto per la sua aggressività un virus ha cambiato la sua infrastruttura interna di RNA e ritorna nuovamente all’attacco. Il contagio avviene con molta facilità ,in poco tempo il virus ha falciato migliaia di vittime in Sierra Leone e nella Liberia. Il problema migratorio che interessa alcune regioni Italiane tra cui la Sicilia , e di fondamentale importanza , qui ogni giorno sbarcano migliaia di extracomunitari che arrivano nelle coste Italiane da tutte l’Africa e senza nessun controllo sanitario. Una realtà dimenticata da tempo anche dalla Comunità Economica Europea che fino ad oggi ha snobbato l’Italia sulle politiche migratorie lasciandola al proprio destino,senza valutare l’impatto sociale di infrastrutture,cooperative, associazioni e quant’altro che hanno dovuto assumersi grandi responsabilità economiche per mantenere il grado di rispetto verso le migliaia di vite umane ed una sufficente copertura sanitaria. Il caso sospetto del 32enne Moses Sesay a Glasgow atleta della Sierra Leone ha certamente fatto capire che la diffusione del nuovo ceppo non ha confini. Anche gli Usa hanno avuto due casi di infezione che hanno colpito un’Infermiera ed un Medico in servizio presso una ONG in Liberia. La Sicilia in questo momento è sicuramente la prima porta Europea per eventuali contagi e deve assumersi gli oneri collegati alla problematica di prevenzione con un potenziamento delle strutture sanitarie in termini di infermieri e di altri sanitari che devono essere presenti in termini di numero. Tutti gli Gli operatori sanitari di tutti i livelli del sistema sanitario siciliano quali ,ospedali, cliniche e centri sanitari delle aree di sbarco devono essere informati, il prima possibile, sulla natura della malattia, sulle modalità di trasmissione e seguire rigorosamente le precauzioni raccomandate per prevenire l'infezione. Naturalmente gli allarmismi sono di prassi ma il detto “prevenire e meglio di curare “ deve essere d’obbligo in una regione come la Sicilia. Cerchiamo comunque di vedere di cosa stiamo parlando e quali sono le raccomandazione dell’OMS in merito :
1 - Che cos'è il virus Ebola?
La malattia da virus Ebola, già nota come febbre emorragica da virus Ebola, è una malattia grave, spesso fatale, con un tasso di mortalità fino al 90 per cento. La malattia colpisce gli uomini e i primati (scimmie, gorilla, scimpanzé). L’Ebola compare per la prima volta nel 1976 con due focolai simultanei: i nei pressi del fiume Ebola nella Repubblica Democratica del Congo, e nel Sudan. L'origine del virus non è nota, ma i pipistrelli della frutta (Pteropodidae), sulla base delle evidenze disponibili, sono considerati i probabili ospiti del virus Ebola.
2 - Come si infettano le persone?
L’Ebola si trasmette nella popolazione umana attraverso il contatto con il sangue, secrezioni, tessuti, organi o fluidi corporei di animali infetti. In Africa, l'infezione è avvenuta attraverso la manipolazione degli scimpanzé, gorilla, pipistrelli della frutta, scimmie, antilopi di foresta e istrici infetti trovati malati o morti o catturati nella foresta pluviale. Nelle zone a rischio (foresta pluviale dell’Africa Sub-sahariana) è importante ridurre il contatto con gli animali ad alto rischio, quali pipistrelli della frutta, scimmie e primati, non raccogliere animali morti trovati nelle foreste o manipolare la loro carne cruda.
Una volta che una persona sia entrata in contatto con un animale infetto da virus Ebola e abbia contratto l’infezione, questa può diffondersi all'interno della comunità da persona a persona. L'infezione avviene per contatto diretto (attraverso ferite della pelle o mucose) con il sangue o altri fluidi corporei o secrezioni (feci, urine, saliva, sperma) di persone infette. L'infezione può verificarsi anche in caso di ferite della pelle o delle mucose di una persona sana che entra in contatto con oggetti contaminati da fluidi infetti di un paziente con Ebola, quali vestiti e biancheria da letto sporchi dei fluidi infetti o aghi usati. Sono gli operatori sanitari i più esposti al virus durante la cura dei pazienti con Ebola. Questo accade perché, in particolare nelle prime fasi di un epidemia, non indossano dispositivi di protezione individuale (ad esempio i guanti) quando assistono i pazienti.
3 - Chi è più a rischio ?
Durante un’epidemia le persone a più alto rischio di infezione sono:
-operatori sanitari
-familiari o altre persone a stretto contatto con persone infette
-persone che hanno contatto diretto con i corpi dei defunti, nelle cerimonie funebri
-cacciatori nella foresta pluviale che entrano in contatto con animali trovati morti nella foresta.
Sono necessarie altre ricerche per capire se alcuni gruppi, come le persone immunodefedate o persone con altre patologie di base, siano più suscettibili di altri a contrarre l’infezione.
L'esposizione al virus può essere controllata attraverso l'uso di misure protettive in strutture sanitarie e ospedali, nei raduni di comunità e nelle abitazioni.
4 - Come evitare il rischio di infezione da virus Ebola?
Anche per chi abita o ha viaggiato nelle zone colpite il rischio di infezione da virus Ebola è estremamente basso a meno che vi sia stata esposizione diretta ai liquidi corporei di una persona o di un animale contagiato, vivo o morto. Un contatto casuale in luoghi pubblici con persone che non mostrano segni di malattia non trasmette Ebola. Le zanzare non trasmettono il virus Ebola.
5 - Quanto è resistente il virus EBOLA?
Il virus Ebola viene ucciso facilmente da sapone, candeggina, luce solare o asciugatura. Il lavaggio in lavatrice di indumenti contaminati da liquidi è sufficiente a distruggere il virus Ebola. Il virus Ebola sopravvive solo per breve tempo su superfici esposte alla luce solare o secche.
6 - Quali sono i segni e sintomi tipici di infezione?
Comparsa improvvisa di febbre, intensa debolezza, dolori muscolari, mal di testa e mal di gola sono i segni e sintomi tipici, seguiti da vomito, diarrea, esantema, insufficienza renale ed epatica e, in alcuni casi, emorragia sia interna che esterna. Gli esami di laboratorio includono globuli bianchi e piastrine bassi ed aumento degli enzimi epatici. Il periodo di incubazione o l'intervallo di tempo dall'infezione alla comparsa dei sintomi è tra i 2 e i 21 giorni. Il paziente diventa contagioso quando comincia a manifestare sintomi, non è contagioso durante il periodo di incubazione.
L’infezione da malattia da virus Ebola può essere confermata solo attraverso test di laboratorio.
7 - Quando si dovrebbe cercare assistenza sanitaria?
Se una persona si trova in aree dove è noto ci sia la malattia da virus Ebola o ha avuto contatti con un caso confermato in laboratorio o un soggetto con quadro clinico fortemente sospetto di malattia da virus Ebola e comincia a presentare sintomi della malattia dovrebbe immediatamente richiedere assistenza sanitaria. Eventuali casi sospetti devono essere segnalati dal centro medico all'unità sanitaria più vicina . Cure mediche immediate sono essenziali per aumentare il tasso di sopravvivenza dalla malattia. Le cure mediche sono importanti anche per controllare la diffusione della malattia ed avviare immediatamente le procedure di controllo dell'infezione.
8 - Qual è il trattamento?
I pazienti gravemente malati necessitano di terapia intensiva, sono spesso disidratati e hanno bisogno di liquidi per via endovenosa o di reidratazione orale con soluzioni contenenti elettroliti. Attualmente non esiste un trattamento specifico per curare la malattia. Alcuni pazienti con terapie mediche appropriate guariscono. Per aiutare a controllare l'ulteriore diffusione del virus, i casi sospetti o confermati devono essere isolati dagli altri pazienti e trattati da operatori sanitari che attuino rigorose precauzioni per il controllo delle infezioni.
9 - L’infezione può essere prevenuta?
Attualmente non esiste un vaccino autorizzato per la malattia da virus Ebola. Diversi vaccini sono in fase di sperimentazione, ma nessuno è disponibile per uso clinico in questo momento. Per ridurre il numero dei casi e i decessi è fondamentale accrescere la consapevolezza dei fattori di rischio e adottare le misure di prevenzione.
Modalità per prevenire l'infezione da virus Ebola:
Comprendere la natura della malattia, come si trasmette e come evitare che si diffonda ulteriormente
Ridurre il contatto con animali infetti ad alto rischio (quali pipistrelli della frutta, scimmie e primati) nelle aree di foresta pluviale colpite
Cuocere accuratamente i prodotti di origine animale (sangue e carne) prima di mangiarli
Indossare guanti e utilizzare dispositivi di protezione individuale, durante la cura di persone malate
Lavare regolarmente le mani dopo aver visitato i pazienti in ospedale o dopo essersi presi cura di qualcuno a casa. Seppellire immediatamente le persone decedute per Ebola, manipolando le salme con dispositivi di protezione.
10 - Come proteggere gli operatori sanitari dal rischio elevato nella cura dei pazienti malati?
Gli operatori sanitari che trattano pazienti con malattia sospetta o confermata sono a più alto rischio di infezione rispetto agli altri gruppi.In aggiunta alle precauzioni standard di assistenza sanitaria gli operatori devono: applicare rigorosamente le misure raccomandate per il controllo delle infezioni ed evitare l'esposizione a sangue infetto, fluidi o ambienti o oggetti contaminati, come la biancheria sporca dei liquidi biologici di un paziente o gli aghi usati utilizzare dispositivi di protezione individuale come camici monouso, guanti, maschere e occhiali o visiere non riutilizzare i dispositivi di protezione o indumenti a meno che non siano stati correttamente disinfettati cambiare i guanti dopo ogni operazione di assistenza ad un caso sospetto/confermato di Ebola effettuare procedure invasive che possono esporre medici, infermieri ed altri all'infezione nel rispetto di rigorose condizioni di sicurezza occorre tenere separati i pazienti infetti dagli altri pazienti e dalle persone sane.
11 - Ci sono cibi che possono prevenire o curare l'infezione?
No, queste voci sono infondate. L'OMS raccomanda vivamente alle persone di ricercare nei confronti della malattia da virus Ebola consigli preventivi credibili rilasciati dalle autorità di sanità pubblica.
Poiché non vi è alcun farmaco specifico contro l’Ebola, il miglior trattamento è il supporto intensivo fornito in ospedale da operatori sanitari che attuino severe procedure di controllo delle infezioni. L'infezione può essere controllata attraverso le misure di protezione raccomandate.
12 -L'azione dell’OMS per proteggere la salute pubblica durante le epidemie?
L’OMS fornisce consulenza tecnica ai Paesi e alle comunità per la preparazione e la risposta alle epidemie di Ebola. Le azioni includono: sorveglianza delle malattie e condivisione delle informazioni tra i Paesi sui focolai epidemici, assistenza tecnica per studiare e contenere le minacce per la salute quando si presentano - come l'assistenza sul posto, per identificare le persone malate e tracciare modelli di malattia, consigli su scelte di prevenzione e di trattamento, invio di esperti e distribuzione di materiale sanitario (come dispositivi di protezione individuale per gli operatori sanitari), quando richiesti dal Paese, comunicazioni per aumentare la consapevolezza della natura della malattia e le misure sanitarie di protezione per controllare la trasmissione del virus, attivazione di reti di esperti, a livello continentale e globale, per fornire assistenza, se richiesta, e mitigare i potenziali effetti sulla salute, nonché informazioni su modalità di viaggi e commerci.
13 - Cosa consiglia l'ECDC sui viaggi verso paesi come la Guinea e la Liberia, dove è attivo il focolaio Ebola?
Consigli del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC)
Consigli ai viaggiatori in arrivo in Guinea o Liberia.
Il rischio di esposizione al virus Ebola è estremamente basso. Le seguenti misure preventive dovrebbero eliminare il rischio di contagio:
-evitate il contatto diretto con il sangue o con liquidi corporei di un paziente o di un cadavere e con oggetti che potrebbero essere stati contaminati
-evitate la vicinanza di animali selvatici e non consumate selvaggina
-evitate i rapporti sessuali non protetti.
Consigli ai viaggiatori che provengono da Guinea o Liberia
Il rischio che siate stati esposti al virus Ebola è estremamente basso. Tuttavia:
se nel giro di alcune settimane dopo il soggiorno in una zona tropicale compaiono febbre, spossatezza immotivata, diarrea o altri sintomi gravi:
chiedete subito assistenza medica e indicate i luoghi visitati, in quanto il vostro stato può dipendere da un'infezione, quale la malaria, che impone accertamenti e cure urgenti
Se siete stati esposti direttamente a liquidi corporei provenienti da una persona o un animale contagiato, vivo o morto, compresi i contatti sessuali non protetti con pazienti guariti:
-chiedete subito assistenza medica e indicate i luoghi visitati
-contattate la struttura medica per telefono prima di recarvici, per consentire al personale medico di utilizzare gli opportuni dispositivi di protezione al vostro arrivo.
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