La direzione generale regionale veneta ha attivato tutte le forme per la prevenzione della malattia. L’incubazione va dai 2 ai 21 giorni, l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda “il rafforzamento della sorveglianza delle malattie infettive, incluse le patologie compatibili con Ebola, e l’accurata analisi di pattern insoliti di malattia allo scopo di rilevare tempestivamente l’identificazione e la segnalazione di malattie di interesse del Regolamento Sanitario Internazionale del 2005″. Inoltre il virus può rimanere attivo a livello spermatico per 49 giorni.
“E’ una realtà scientifica – ha asserito Zaia - con la quale è meglio confrontarsi seriamente, evitando infondati allarmismi, anche a livello delinquenziale, come quello circolato ieri nella rete, ma anche non facendoci distrarre dagli #statesereni che secondo noi stanno circolando con eccessiva faciloneria, anche da qualche fonte sanitaria. Il giusto atteggiamento – ha continuato – è di serena ma vigile attenzione. E’ quello che stiamo facendo in Veneto, ed è l’atteggiamento più confacente a non far circolare inutili timori tra la gente che, almeno qui in Veneto, deve sapere che nulla verrà nascosto e che ogni situazione verrà affrontata con tempestività e professionalità da ogni ingranaggio del sistema sanitario regionale”.
Riguardo l’operazione Mare Nostrum, Zaia ha accusato lo Stato di non occuparsi dei migranti dopo l’arrivo in Italia. “Andando avanti così - ha aggiunto - si calpesta prima di tutto proprio la dignità dei migranti, si mettono in croce le amministrazioni locali, e si mette a rischio la salute pubblica. Il fallimento di questa operazione – ha concluso il governatore del Veneto - è purtroppo sotto gli occhi di tutti, ma le autorità nazionali, visti anche i notiziari del mattino, assomigliano sempre di più all’orchestrina del Titanica che suona allegramente mentre il transatlantico affonda”.