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Ebook gratis: Lettere a un’amica di Dino Licci

Creato il 09 dicembre 2011 da Cultura Salentina

di Leila Mascano Tadino

Lettere a un'amica di Dino Licci

L’uomo s’interroga, e questo suo interrogarsi lo ha differenziato da tutte le altre creature e lo ha portato ad essere ciò che è. Il bisogno di dare una risposta agli interrogativi che si è posto fin dai tempi più antichi ha dato origine alla filosofia e alla teologia, che hanno fatto un lungo viaggio per approdare a quel nuovo realismo che, come dice Bertrand Russell nei suoi “Saggi scettici”, mira soltanto a “chiarire i soggetti fondamentali delle scienze e a sintetizzare le scienze in un’unica comprensiva concezione di quel frammento di mondo che la scienza è riuscita a esplorare”.

Se dovessi descrivere Dino Licci direi che è soprattutto un uomo che s’interroga e che cerca delle risposte. Il frammento di mondo che è riuscito finora ad esplorare  non riguarda solo la scienza, ma tocca tutto il sapere. C’è in questa ricerca la sincera gioia, il piacere del ricercatore (non a caso è un uomo di scienza, un biologo) ma anche uno sguardo limpido, efficace, che gli permette di orizzontarsi nella conoscenza, tracciando con apparente semplicità la sua rotta, mostrando un percorso che rende agevole a tutti, anche a quelli che mai avrebbero osato avvicinarsi ai grandi temi del sapere nel timore di non sapersi orizzontare, di esserne respinti.

Il suo discorso così chiaro e la sua straordinaria capacità di rendere semplice quello che invece è spesso molto difficile, porteranno il lettore in un grande viaggio nella cultura, vista finalmente come occasione di piacere, di divertimento perfino, e della specie migliore: quello che esercita l’intelligenza e rende migliori anche noi, coniugando così i due requisiti di chiarezza e piacevolezza ritenuti da sempre, con diversa valenza e in epoche diverse, fondamentali. Infatti lo stesso  Bertrand Russell  ci fa notare   come oggi  la concezione moderna consideri  che l’uomo ha sufficiente dominio della sua lingua quando riesce a farsi capire, mentre nell’antichità era fondamentale  la piacevolezza nell’esprimersi e nello scrivere.

E’ naturale che la vera misura ideale è quella felice sintesi di chiarezza e leggerezza che tutti ci auspichiamo di trovare in un testo che affronta temi così vasti come quelli che si trattano in questo libro, la cui scorrevolezza nulla toglie alla profondità degli argomenti, ma li rende solo comprensibili  e agevoli.

Tuttavia questi scritti resterebbero il lavoro di un divulgatore, di un buon divulgatore naturalmente, se non fossero illuminati dalla sensibilità dell’umanista, che conferisce loro vita e calore. Si sente leggendo questi scritti di Dino Licci, la felicità di condividere con gli altri le sue scoperte, il desiderio di sollecitare negli altri quella stessa inesauribile curiosità, che costituisce la fonte e il segreto della giovinezza intellettuale e insieme la meraviglia per l’avventura umana che ciascuno di noi è chiamato a vivere. C’è l’ammirazione per il mistero, comunque lo si voglia chiamare, con la maiuscola o con la minuscola, e una grandissima carica vitalistica che certamente non sfuggirà ai suoi lettori. Leggere “Lettere ad un’amica” sarà il modo per avvicinarsi ad una personalità poliedrica, che si esprime nella vita attraverso lo scrivere ma anche attraverso la poesia, la pittura, la musica e non ultima la fotografia, sicché capiterà a più d’uno di dare involontariamente un altro titolo al libro: Lettere di un amico.

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Lettere a un'amica di Dino Licci


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