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Ebook in adozione: “Tutti sul tetto”

Creato il 02 dicembre 2013 da Scrid
Posted on 2 dicembre 2013 by Sonia Lombardo in Autori, libri | Leave a comment

E così siamo giunti all’ultimo ebook in adozione per il 2013. Si tratta del romanzo “Tutti sul tetto” di Daniele Semplici, che dopo avere pubblicato il suo primo libro “Tutto il meglio che ti aspetti”, nel 2010 con La Bancarella Editore, ha optato per il self-publishing.

Ho pensato rappresentasse una soluzione più dinamica e veloce e mi permettesse di raggiungere un numero di lettori più ampio anche attraverso l’uso dei social network. Inoltre, per uno scrittore non conosciuto al grande pubblico, l’utilizzo dell’ebook consente di proporsi in lettura a un prezzo più accessibile rispetto alla versione cartacea.

Così dopo alcune valutazioni, ho scelto di utilizzare la piattaforma Narcissus.me. Il libro era già finito da mesi e in pochi giorni ho avuto la possibilità di creare un ebook da rendere disponibile nelle principali librerie online (dalla Feltrinelli ad Amazon) e in quelle dedicate al mondo delle pubblicazioni in digitale.

C’è da considerare, comunque, che l’ebook non è poi così diffuso e la mancanza della fisicità del libro su uno scaffale o nella vetrina di una libreria rendo più difficoltoso farlo conoscere. Per cercare di dare visibilità al libro ho creato anche una pagina FaceBook e un account Twitter nei quali raccolgo pensieri e notizie coerenti con la trama e le tematiche relative al romanzo.

Sinossi

Un tranquillo rappresentante di auto convinto dal suo capo a diventare suo complice in una truffa, oggetto di un’indagine della polizia. L’incontro con un uomo più anziano, che riporta alla memoria un passato dimenticato, e l’incidente del figlio, con il quale aveva un rapporto conflittuale, lo fa ridestare da una vita vissuta sottotono.

Estratto da “Tutti sul tetto”

Il palmo della mano ferma sul vetro, quasi a voler toccare, sentire fisicamente quell’ostacolo che li separava. Non come un insetto che sbatte ripetutamente contro il vetro di una finestra non rendendosi conto della sua presenza. Lui sì che vedeva quello che li stava dividendo. Adesso che veramente qualcosa di fisico era lì, reale, a creare una barriera tra di loro, proprio adesso avrebbe voluto potergli parlare. Costruire barriere quando non ce ne erano di reali sembrava essere diventato da tempo la cosa più facile da fare. In quel momento, purtroppo, di ostacoli veri ce ne erano, e parecchi.

“Mi piacerebbe” mi spiega Daniele “riuscire ad avere un colloquio con i lettori in merito ai temi trattati”. Mi sembra un bella prospettiva no? Quindi, aspettiamo i vostri commenti.


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