La notizia meriterebbe più del trafiletto in cui è stata relegata, peraltro soltanto da Repubblica (sabato 14 maggio, pagina 43), perché sembra che gli altri giornali l’abbiano ignorata. Dice il direttore generale di Mondadori, Riccardo Cavallero, che è allo studio “il modo di vendere contemporaneamente il libro cartaceo e la versione elettronica”. Il progetto su cui sta lavorando la casa editrice (leggo su Repubblica) è una sorta di e-libro che consente l’abbinamento di cartaceo e digitale: chi acquista il primo potrà avere un codice per scaricare il secondo. “Senza privilegiare uno piuttosto che l’altro”, ha aggiunto Cavallero.
Insomma, la quadratura del cerchio, in questa incerta fase di passaggio. Idea/studio/progetto che rimette al centro il contenuto rispetto al contenitore.
Era ora, così come sarebbe ora che gli editori di quotidiani e magazine la smettessero di porre arcaici paletti ai lettori/abbonati. Chi si abbona all’edizione di carta avrebbe diritto a un codice per scaricare l’edizione digitale da leggere su desktop, tablet e smartphone (Cavallero docet).