Questa storia del libro digitale inizia a puzzare di stantio.
Da un decennio se ne parla e da un decennio si invoca la tanto bramata “evoluzione” dell’editoria. Ma se chiamate evoluzione distruggere la brossura per un supporto digitale io vi dico PAZZI! Siete pazzi! Io stesso ho scritto un romanzo, uno solo ed è un ebook. Non sono uno scrittore professionista e non ho venduto un milione di copie cartacee quindi non parlo per paura che l’ avvento dell’ ebook possa danneggiarmi.
Io, parlo semplicemente da lettore appassionato, forse troppo tradizionalista, terrorizzato dall’ idea di dover leggere il prossimo King sul mio maledetto iPhone. No, non lo compro un reader, non penso minimamente di spendere euri che non ho per un supporto inutile.
Si, ho detto I-NU-TI-LE!
Ma davvero crediamo che l’ebook sarà il mezzo per far conoscere al mondo giovani talenti incompresi? Crediamo davvero che grazie alla pubblicazione digitale scopriremo novelli King o Brown? Cazzate, solo cazzate.
Ormai pubblicare un libro è diventato qualcosa di normale. Lasciamo perdere l’editoria a pagamento, quello è un altro discorso.
Chiediamoci una cosa: pubblicare è un diritto di tutti? No, non lo è. Se ho pubblicato il mio primo “romanzo” in ebook è perchè io stesso non credevo nel mio lavoro e con umilità ho deciso di pubblicarlo su amazon senza rompere le palle a nessun editore presentando il mio libro come il nuovo “Padrino” (si tratta di un gangster-story).
Datevi un’ occhiata in giro e aprite bene gli occhi. Ormai tutti coloro che hanno un misero e inutile blog sono scrittori con all’ attivo millemila ebook pubblicati. E grazie al cazzo che pubblichi in ebook con lulu.com. Non ti caga nessuno!!
Perfavore basta con ‘sta stronzata dell’ebook che, almeno per ora, non ci porterà da nessuna parte, anzi, aiuterà a distruggere un sistema che già di suo soffre parecchio in quanto diciamocelo chiaramente ormai leggere un libro è diventato quasi un taboo.
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