7 gennaio 2016 di Vincenzo D'Aurelio
Quando mi fu chiesto di scrivere un ricordo in memoria del professor Emilio Panarese il mio pensiero andò subito agli anni Ottanta. All’epoca il Professore insegnava lettere nella scuola media “Oronzio De Donno” di Maglie, in quello stesso periodo frequentavo, sempre in quel nostro Comune, la scuola elementare “Giulio De Giuseppe”. Erano gli stessi anni in cui Aldo De Bernart pubblicava i primi due volumi de “Paesi e figure del vecchio Salento” (Galatina, 1980). Di questa bellissima opera, ricordo, mi fu regalato un estratto con le pagine dedicate a Maglie e questo dono rappresentò per me il primo incontro, folgorante, con la materia della microstoria. Ero solito, nei pomeriggi dopo la scuola, salire in sella alla mia bicicletta per fare un giro panoramico lungo le strade del paese e specialmente in quelle del centro storico. In uno di quei giorni, imboccando via Roma, il mio sguardo fu rapito dalla vetrina, sempre assortita di pubblicazioni d’ogni genere, dell’edicola “Raffaele De Giorgi”. Su uno dei ripiani in vetro faceva bella mostra di sé una copia de “Le vie di Maglie ieri e oggi (1483-1987)” (Maglie, 1987) di Emilio Panarese: libro fresco di stampa con il quale la Erreci Edizioni di Maglie inaugurava, nel 1987, la «Collana di Saggi e Documenti magliesi/salentini» diretta, tra l’altro, dallo stesso autore. Riuscii a farmi acquistare il libro ed esso divenne subito quel fedele compagno di viaggio che giornalmente mi svelò biografie e toponimi di quei luoghi magliesi a me tanto cari. Attraverso questo libro la figura di Emilio Panarese, quale storico e profondo conoscitore di cose magliesi, entrò nella mia vita.