Ecco chi non aveva fiducia nella Coop Di Vittorio

Reduce dal Consiglio Comunale straordinario del 27 gennaio dedicato al Giorno della Memoria in cui è stato protagonista di uno scambio con il relatore Don Mario Fontanelli circa la paternità della famosa frase "il sonno della ragione genera mostri" (El sueño de la razón produce monstruos) Gabriele Rigoni torna all'attualità politica. Attribuiva Gabriele la frase a Francisco Goya ma veniva bonariamente ripreso da Don Mario che riteneva Bertolt Brecht, la scommessa l'ha vinta Gabriele, in continua crescita culturale come il suo ruolo di Consigliere richiede. Ma non è di questa citazione che volevo parlarvi ma piuttosto di una sua serie di citazioni inquadrate in quello che Gabriele giustamente chiama "siparietto".


Ecco cosa ci scrive, senza tema di essere smentito, Gabriele Rigoni:
"Dal blog di Ambrogio riprendo il siparietto con cui 2 storici amministratori confermano che personalmente loro non si sono mai fidati della coop...
Adriano Fava7 gennaio 2015 16:58 Devo precisare che NON ho prelevato nulla né nel periodo critico, né in nessun altro momento. Il motivo è semplice: NON HO MAI depositato nulla nella Coop. Di Vittorio. In ogni caso e si capisce dai documenti ormai pubblici (bozza di piano concordatario, relazioni del C.G., sentenze ecc) che la colpa del dissesto è stata la cattiva gestione delle risorse e non i prelievi dei soci.
Anonimo6 gennaio 2015 14:06 Vi vorrei far presente di un gustoso episodio su Parmadaily in merito alla nostra vicenda.
Un commentatore chiede se Massari avesse ritirato il suo prestito dalla coop.
Prontamente il sindaco risponde che lui non ha ritirato nulla ( anche perchè non ha nulla)
Poco dopo lo stesso interlocutore chiede se qualche suo parente stretto avesse ritirato i risparmi durante il periodo critico.
A tutt'oggi non è pervenuta alcuna risposta. Rispondi Risposte

1. Anonimo9 gennaio 2015 09:48 Pare ci sia qualche difficoltà nel rispondere a questa domanda...
2. luca10 gennaio 2015 02:33 pare che lei veda solo ciò che vuole vedere.
   il sindaco ha già risposto da giorni su FB.
   per se er la famiglia
3. Anonimo7 gennaio 2015 22:57 Ma..mi chiedo io...il Sig. Fava dichiara di non aver effettuato prestiti alla Coop Di Vittorio pur se non sbaglio essendo oggi vicepresidente e prima con altre cariche amministrative. Il sindaco pure ex amministratore di lungo corso lui e famiglia, pure dichiara la stessa cosa del Sig. Fava.
   a questo punto a me ricordano il gatto e la volpe...come amministratori soleata no l investimento nella coop...personalmente se ne tengono ben lontano, forse conoscendo le proprie abilità e quelle degli altri amministratori...
   ma dico io è possibile una cosa simile? Ci prendono tutti per babbi? Come lo spiega Sig. Fava? Si lo so come cascate, cascate male ma non è colpa dei soci che invece in buona fede hanno creduto che seppellito i denari nella coop sarebbe cresciuto un albero d oro...sempre frode è. .. Rispondi Risposte
   
   
   1. Luca10 gennaio 2015 02:28 anonimi anonimi non sapete di cosa parlate ... ma accusate tutti con tanta determinazione!
   Anonimo7 gennaio 2015 23:07 Sig. Fava...ma ci prende tutti per fessi? Non cerchi di sminuire quel che non è possibile e non prenda per i fondelli i residui due lettori che possano darle credito. Dovrebbe pubblicamente cospargersi il capo di cenere prima di intervenire e magari recitare 2 ave marie.
   ma che coraggio ha a dire che il rimborso preferenziale di prestiti a certi soci piuttosto che ad altri non c entra col fallimento? E lei sarebbe un amministratore? Faccia l unica cosa giusta si vergogni e abbia rispetto dei poveri vogliono che le hanno creduto a lei come agli altri, lei è solo più coraggioso o meglio più spavaldo. .. Rispondi Risposte
   
   
   1. Luca10 gennaio 2015 02:29 intanto il sig. Fava si firma. lei no.
   2. Anonimo8 gennaio 2015 11:41 "In ogni caso e si capisce dai documenti ormai pubblici (bozza di piano concordatario, relazioni del C.G., sentenze ecc) che la colpa del dissesto è stata la cattiva gestione delle risorse e non i prelievi dei soci".
      Sig. Vicepresidente Fava ma si rende conto di cosa ha detto? E' almeno a conoscenza del fatto che nel periodo indicato dal giudice, ovvero Aprile 2012/Dicembre 2012, non era possibile ritirare soldi da parte dei soci essendo il bilancio in rosso? Su quali basi e secondo quali giustificazioni questi 60 soci sono stati liquidati mentre invece doveva essere previsto o un aumento di capitale sociale o data la precedenza ai pagamenti dei creditori/fornitori? I due milioni di euro prelevati certo non fanno la differenza, vista la dimensione del crac, ma intanto NON potevano essere restituiti nemmeno quelli.
      Questi 60 soci non potranno essere interessati da nessun tipo di revocatoria, mentre rimane l'amarezza di altri che pur chiedebdo si sono visti diniegare il rimborso. Perchè questa disparità di trattamento? Rispondi Anonimo12 gennaio 2015 00:39 Caro Sig Luca...purtroppo a Fidenza bisogna stare attenti specie se ricadi nella categoria dei soci prestatori di vittorio .
      Ma dato che lei conosce così bene la vicenda c'è la spieghi lei...
      Mi pare di capire che lei è certo non ci sia stata alcuna frode...quindi ci spieghi perché noi i vece perdiamo i nostri prestiti dopo aver creduto alle promesse fatte in campagna elettorale?
   3. Gabriele Rigoni