Attorno alla fiducia, ottenuta, del #GovernoRenzi si è registrato su Twitter un intenso dibattito, segno che gli utenti hanno voglia di partecipare e di dire la propria. IQUII ha realizzato una ricerca, con relativa infografica, che ci dimostra anche il sentiment di 16 mila tweet nel giorno della fiducia alla Camera
Il #GovernoRenzi ha ottenuto la fiducia alle Camere e ora è nel pieno delle sue funzioni. Ma nelle giornate di passaggio per ottenere il sigillo definitivo, sui Social Media e su Twitter in particolare si è registrato un forte interesse e una forte partecipazione. Aspetti che riscontriamo anche nell’ultima ricerca di IQUII che, sulla base degli scambi in Twitter, ha mostrato anche il sentiment degli italiani, analizzando toni che vanno dal sarcastico al serio. Lo si è notato anche dal forte buzz registrato grazie alla creazione di hashtag ad hoc.
La fascia oraria tenuta in considerazione va delle 8 alle 20. E quindi martedì 25 Febbraio, giorno in cui il Governo Renzi chiedeva la fiducia alla Camera dei Deputati – ottenendola con 378 sì e 220 no, si sono registrati ben 16 mila tweet recanti gli hashtag: #Renzi, #opencamera, #fiducia, #fiduciacamera.
Per un evento politico italiano sono numeri considerevoli, senza ombra di dubbio. Come potrete notare, il picco si è avuto alle 17:00, momento in cui il nostro attuale Presidente del Consiglio ha iniziato il suo speech. Il livello di engagement è stato tale da portare gli oltre 2000 utenti coinvolti a propagare il messaggio per circa 70 milioni di volte (reach).
In linea con gli hashtag sopracitati ci sono stati anche i nomi degli altri partiti, dove ha spiccato su tutti il M5S. La loro presenza massiccia sul web, Twitter in particolare, nonché la sortita da parte del deputato Di Maio per gli scritti con Renzi ha fatto infiammare la curva 2.0 del Movimento.
Chiudo citando gli esponenti politici più richiamati, tra i quali emergono: @matteorenzi per ovvie ragioni, @carlosibilia del M5S per via di alcuni scambi vivaci con il Presidente del Consiglio, la Boldrini ma anche Padoan, @civati che era atteso a grandi movimenti contro il suo PD, che però non sono arrivati, ed infine @pbersani per essere rientrato alle votazioni in seguito al malore che lo aveva colpito lo scorso 5 gennaio.
In basso l’infografica completa.