L’Iran è oggi concentrato sulle prossime elezioni del 14 giugno e i candidati si stanno battendo per eleggere chi di loro è maggiormente “vicino al popolo”. La crisi economica, infatti, è forte, la disoccupazione giovanile altissima e l’inflazione praticamente alle stelle. Al di là della retorica, però, questa crisi economica è principalmente dovuta alla politica del regime iraniano e non all’effettiva mancanza di denaro nel Paese.
Certo, le sanzioni internazionali hanno messo in difficoltà il regime e la crisi economica internazionale ha colpito anche la Repubblica Islamica. La verità, però, è che il regime usa buona parte dei soldi destinati alla popolazione per finanziare i suoi proxi nel mondo e per inviare agenti della Forza Quds in altri continenti ad organizzare attentati terroristici.
Alcuni esempi: in questi giorni il quotidiano iraniano Asre Iran – citando il giornale siriano Tashrin – ha riportato che il regime iraniano ha garantito a Bashar al-Assad un prestito da 7 miliardi di dollari. Si tratta di denaro che, ovviamente, andrà a finanziare il terrorismo del regime Baathista e l’uccisione di centinaia di civili siriani.
Non basta: il Los Angeles Times ha evidenziato come, indagando su un tentativo di far deragliare un treno passaggeri, le autorità canadesi hanno scoperto una rete che collega al Qaeda all’Iran. I due arrestati per il tentato attacco terrorista, sarebbero infatti stati addestrati in Iran, in campi costruiti e finanziati dal regime degli Ayatollah.
In queste stesse ore, infine, il procuratore argentino Alberto Nisman ha aperto una inchiesta contro l’Iran per terrorismo, accusando il regime khomeinista di aver programmato, attivato e finanziato una rete di spionaggio nei paesi latinoamericani, in particolare in Brasile, Cile e Colombia. L’obiettivo del regime iraniano, secondo il procuratore Nieman, sarebbe stato quello di compiere un nuovo attentato simile a quello attuato nel 1994 contro il centro ebraico AMIA a Buenos Aires.
Insomma, per farla breve, mentre in Iran il popolo subisce il peso della crisi, il regime manda i suoi scagnozzi nel mondo con le tasche piene di denaro utile per continuare a causare morte e dolore…