Quando si apprendono certi fatti, quando si sente parlare di certe retribuzioni - senza voler entrare nel merito di capacità e professionalità indubiamente elevate e fuori discussione - viene, sempre e comunque, il volta stomaco! Ma evidentemente non è vero che siamo il paese con il debito pubblico più pesante del mondo. Non è vero che siamo in recessione. Non è vero che siamo il paese con il più alto tasso di disoccupazione giovanile. Insomma, non è vero che i soldi sono finiti! O meglio è vero, ma fino ad un certo punto: soltanto per chi campa di pensione e sta a busta paga!!! Se è vero, come è vero, che l'ex numero uno di Wind, Luigi Gubitosi, incassa la nomina a Direttore Generale della Rai, con uno stipendio a dir poco “stellare” da 650 mila euro l’anno e contratto a tempo indeterminato!!! In tempi di crisi, di precariato, di cassa integrazione, di riforma del mercato del lavoro, insomma in un momento in cui si chiede al Paese di tirare la cinghia, un simile compenso sembra a dir poco "inopportuno" e di "cattivo gusto"! Comunque questo è il segnale che Viale Mazzini, tra pacchi e paccotti, spot e spottini, programmi inguardabili e tg di parte, lancia ai suoi tele-abbonati fregandosene della - a questo punto presunta - crisi economica del paese ed in barba a qualsiasi tetto per gli stipendi dei manager pubblici!
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Quando si apprendono certi fatti, quando si sente parlare di certe retribuzioni - senza voler entrare nel merito di capacità e professionalità indubiamente elevate e fuori discussione - viene, sempre e comunque, il volta stomaco! Ma evidentemente non è vero che siamo il paese con il debito pubblico più pesante del mondo. Non è vero che siamo in recessione. Non è vero che siamo il paese con il più alto tasso di disoccupazione giovanile. Insomma, non è vero che i soldi sono finiti! O meglio è vero, ma fino ad un certo punto: soltanto per chi campa di pensione e sta a busta paga!!! Se è vero, come è vero, che l'ex numero uno di Wind, Luigi Gubitosi, incassa la nomina a Direttore Generale della Rai, con uno stipendio a dir poco “stellare” da 650 mila euro l’anno e contratto a tempo indeterminato!!! In tempi di crisi, di precariato, di cassa integrazione, di riforma del mercato del lavoro, insomma in un momento in cui si chiede al Paese di tirare la cinghia, un simile compenso sembra a dir poco "inopportuno" e di "cattivo gusto"! Comunque questo è il segnale che Viale Mazzini, tra pacchi e paccotti, spot e spottini, programmi inguardabili e tg di parte, lancia ai suoi tele-abbonati fregandosene della - a questo punto presunta - crisi economica del paese ed in barba a qualsiasi tetto per gli stipendi dei manager pubblici!
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