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Ecco gli ovociti staminali, forse

Creato il 06 marzo 2012 da Roberto1972

Via Scoop.it – Med News
Ecco gli ovociti staminali, forse
Dopo la buona notizia sulla salute del cromosoma Y maschile [ http://goo.gl/wNpVf ], eccone una positiva sul fronte femminile, importante soprattutto per i potenziali, (molto) futuri risvolti terapeutici. Sappiamo infatti che, mentre i maschi possono produrre spermatozoi fertili verosimilmente per tutta la vita, questo non vale per le donne. Ognuna nasce con un numero definitivo di cellule uovo nelle ovaie, ad ogni ciclo mestruale ne viene persa una quota, fino alla riduzione numerica che porta alla menopausa.
Ma le cose potrebbero non stare così. Un gruppo di ricercatori americano ha individuato cellule staminali adulte in grado di differenziarsi in ovociti. Le prime indicazioni risalgono al 2004, quando era stata ripristinata la produzione di ovociti in femmine di topo sottoposte a chemioterapia, suggerendo quindi l’esistenza di cellule in grado di rigenerare quelle ovariche [ http://goo.gl/lgpMp ]. Questi risultati avevano sollevato un grande polverone e molte riserve, ma lo stesso gruppo di ricercatori è andato avanti, trasferendo la ricerca nell’Uomo. Con la messa a punto di un nuovo protocollo per individuare una specifica proteina, presente unicamente sulla superficie degli ovociti, è stato possibile isolare cellule staminali in grado di differenziarsi in ovociti, così come precedentemente dimostrato nel topo.
Questo significa che le donne potrebbero essere potenzialmente fertili per (quasi) tutta la vita, come avviene per gli uomini. Significa anche che una donna non più fertile, perchè sottoposta a un trattamento chemioterapico, potrebbe comunque avere un figlio. In ogni caso, al momento ci sono molte riserve. Per esempio, viene fatto notare come i nuovi ovociti ottenuti da quest’ultimo studio non sembrano soddisfare i criteri attualmente i vigore per definire una cellula uovo “di qualità”, e quindi utilizzabile per la fecondazione. Ma certamente potrebbero esserci altre applicazioni per queste cellule, quali gli studi di farmacologia [ http://goo.gl/yjODW ]..
Via www.nature.com


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