Mi sono imbattuto sull’Espresso nella tabella che riassume i 10 deputati e senatori che sono da più tempo in parlamento.
In alcuni casi pare di trovarsi di fronte a parlamentari a vita.
Quello che stupisce è che persone che hanno contribuito a portare l’Italia nella situazione in cui è si presentino sfacciatamente di fronte agli elettori proponendosi come capaci di fare quello che non hanno fatto in 40 anni.
Lo schieramento è ampiamente bipartisan purtroppo.
Ci sono due considerazioni da fare.
Qualcuno ha chiaramente detto che se si vuole un ricambio i “giovani” devono tirare fuori gli attributi e farsi largo perché nessuno gli regalerà nulla.
Questo è vero in Italia.
La nostra classe dirigente non capisce che un vero ricambio fa bene alla politica oltre che al paese.
Il ricambio va dunque conquistato sul campo con intelligenza, sangue freddo e tanto lavoro perché è certificato nessuno della nostra classe dirigente te lo regala, se non la prezzo della fedeltà assoluta e non certo a delle idee ma a delle persone.
Il che non è francamente accettabile.
Lo dice chiaramente anche Enzo Puro rispondendo a Popolino:
La seconda considerazione dice che se il nuovo è rappresentato dalle Minetti forse è meglio il vecchio.
Già la logica dei fedelissimi senza idee porta solo danno.
Quindi prendiamone atto e lavoriamo per il ricambio con coraggio.
Conquistiamo il ricambio e dividiamoci ma sui dei contenuti, su delle idee.
I referendum del PD sono un’occasione che incomincia a fare breccia.
Siamo solo all’inizio.