Insieme con i colleghi ci siamo diretti verso l’impianto dove si sarebbe poi giocata la partita tra i «Masters» e le «Stars». Il Pocho e’ arrivato quasi insieme con noi ed era con dei suoi conoscenti argentini. C’era anche un collega di Buenos Aires che era venuto a seguire le gare di basket all’American Airlines Arena di Miami. Era pomeriggio e Lavezzi si è fermato a parlare con noi prima di entrare negli spogliatoi. Era in tenuta estiva, sorridente ma soprattutto disteso, vestiva una camicia chiara e pantaloni corti sempre di colore chiaro. L’ho salutato e gli ho posto giusto sette domande, insieme con i già citati colleghi. C’erano pure dei curiosi. È rimasto con noi 15′ e molti lo stuzzicavano parlando anche francese e salutandolo con un «Bonjour» o un «Au revoir».
Fuori dell’impianto c’erano anche tre turisti francesi in vacanza a Miami che hanno assistito all’intervista e poi hanno chiesto ai giornalisti del futuro di Lavezzi, aggiungendo che a Parigi si parla molto della trattativa. L’argentino era molto abbottonato sull’operazione di mercato che lo riguarda, sfuggente come al solito ma gioviale. Tra l’altro Lavezzi si ricorda bene di me visto che per anni l’ho seguito a Castel Volturno intervistandolo per Sky Sport in diverse occasioni. Fece con me la prima chiacchierata ufficiale, quando fu presentato alla stampa nel luglio del 2007 insieme con Marek Hamsik. Fonte . Il Mattino.