Riordino con deroga per le province. La voglia di cancellare le amministrazioni che non rientrano nei parametri fissati dal Governo (2.500 chilometri quadrati e almeno 300mila abitanti) è poca e quasi tutte le regioni sono a caccia di scorciatoie. I giochi sono praticamente fatti.
Entro domani le quindici amministrazioni regionali a statuto ordinario devono inviare a Palazzo Chigi le proposte di riorganizzazione del loro territorio. Dopodiché la palla passerà nelle mani dell'Esecutivo, che deve disegnare la nuova geografia.
Le Province siciliane che rischiano di essere eliminate sono:
Caltanissetta, Enna, Ragusa, Siracusa, Trapani