Annunciata la composizione dei gruppi di lavoro che si occuperanno di ogni aspetto della progettazione dettagliata del più grande radiotelescopio mai concepito. Alla fine di questa fase, che durerà tre anni, potrà iniziare la costruzione.
di Redazione Media Inaf 05/11/2013 12:24Come ogni grande progetto di queste dimensioni, SKA è suddiviso in una serie di work packages (“pacchi di lavoro”) corrispondenti a diverse componenti critiche del progetto. Per ognuno di essi, la SKA Organization aveva lanciato una call for proposals, una richiesta di proposte che dovevano comprendere budget, struttura organizzativa, tempi di realizzazione e di collaudo. Ora ognuno dei consorzi così formati dovrà contribuire al proprio pezzo del puzzle.
“Ognuno degli elementi di SKA è critico per il successo del progetto, e non vediamo l’ora di vedere i frutti del lavoro di ogni consorzio prendere forma nel corso del prossimi anni” ha spiegato John Womersley, presidente del board di SKA. “Ora questo gruppo multidisciplinare ha tre anni di tempo per trovare le migliori soluzioni tecnologiche per il progetto finale del telescopio, in modo da far partire la gare per la costruzione nel 2017 come previsto”.
Qui si può trovare una lista completa dei work packages in cui si dividerà la fase di progettazione. Ricercatori dell’INAF fanno parte di quattro dei consorzi: Central Signal Processor, Dish, Low-Frequency Aperture Array e Telescope Manager.
Una volta completato, SKA comprenderà migliaia di grandi antenne e milioni di ricevitori radio, distribuiti tra le regioni desertiche dell’Africa e dell’Australia, per simulare una superficie ricevente di un chilometro quadrato, che ne farà il più potente radiotelescopio mai concepito e una straordinaria arma per studiare l’evoluzione dell’Universo, la gravità e la materia oscura.
Fonte: Media INAF | Scritto da Redazione Media Inaf