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Ecco – Niccolò Fabi

Creato il 03 gennaio 2013 da Kikuez @kikuez

Ecco – Niccolò FabiLe vasche da bagno lasciate nei campi per far bere gli animali // Le fionde di legno negli anni settanta ci divertivano // I sassi lanciati dall’alto nel vuoto per sentirsi meno soli // I cerchi di gesso dietro ai maglioni se ci colpivano.

Com’è evocativo Niccolò Fabi non lo è nessuno. Dopo la tragedia della piccola Lulùbella diventa difficile mantenere il distacco e non cercare di cogliere in questo album qualche riferimento alla vita privata. Fabi reagisce, si spoglia e butta fuori un disco dove sfoga tutto il suo talento.

Personalmente, non penso abbia raggiunto i livelli di Novo Mesto, ma la qualità dei pezzi è decisamente molto alta. Poi va beh.. è anche piuttosto facile se prendi, ti ritiri in Salento, nei Posada Negro Studios di Roy Paci, chiami con te degli amici che guarda caso risultano essere tra i migliori musicisti italiani e buttare giù undici pezzi fatti bene. Roberto Angelini, Fabio Rondanini (un fenomeno!), Gabriele Lazzarotti e Daniele “Mr. Coffee” Rossi: giusto quattro ragazzetti che strimpellano qualche strumento.

Ci sono pezzi di cui ti innamori subito, altri che per apprezzarli meglio devi ascoltarli più volte. Al primo ascolto, Io delude un po’: sembra una canzonetta banale, quasi una filastrocca. Poi capisci che il tutto enfatizza l’assurdità di certe situazioni e trovi coerenza nell’insieme. L’intro con Una buona idea è la botta iniziale che fa da perfetto collegamento tra questo lavoro e i precedenti.
Nel nuovo disco c’è spazio per un po’ di saggezza, del sacrosanto cinismo, poesia ma soprattutto molta, molta arte figurativa. Le cose che non abbiamo detto è il pezzo musicalmente migliore, si riconoscono subito le inconfondibili chitarre di Roberto Bob Angelini, con cui condivido a pieno la filosofia “Una Lap Steel Guitar sta bene dappertutto”.
La chiusura con la title track Ecco poi è un capolavoro d’immagini. Se chiudi gli occhi vedi le narrazioni che ti proiettano di nuovo all’inizio del disco.

Poi si dice che i cantautori in Italia non ci sono più. E bravo Niccolò!

Come ascoltarlo: In treno. Bello tranquillo, rilassato, guardandoti attorno. Ascolti Niccolò Fabi e stai bene.

Pezzoni: I cerchi di gesso, Una buona idea, Le cose che non abbiamo detto

Anno: 2012



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