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Ecco perché adoro le Marche

Creato il 19 agosto 2011 da Vivianamusumeciblog @VivianaMusumeci

Ecco perché adoro le Marche

Io adoro le Marche. Da piccola ho trascorso molti anni felici dalle parti di Porto Recanati durante le vacanze estive. Ricordo che quando tornavo a casa “al nord” e mi chiedevano dove fossi stata per 3 lunghi mesi, rispondevo, ovviamente, nelle Marche. I miei interlocutori che si dividevano tra Liguria, Emilia Romagna e Calabria o Sicilia, mi guardavano come se fossi un extraterrestre. E io, guardavo, di riflesso, basita loro. Cosa avevano le Marche che le altre regioni balneari non avevano – o viceversa -? L’ho capito da grande. Ha le strutture, ma non le sovrastrutture. La Liguria, la Sardegna, l’Emilia Romagna, la Toscana, la Campania, la Sicilia, persino la Puglia sono ormai delle regioni brand con un proprio posizionamento. La focaccia e le due ore di macchina da Milano per la prima; il mare pulito e il turismo billionaire per la seconda. I divertimenti per i young adult e le spiaggie iper organizzate – ma mare bruttarello – la terza; un posizionamento via di mezzo fra Sardegna ed Emilia Romagna, la quarta; un posizionamento indolente ma radical chic con la Costiera la quinta; mare bello e città che sono la culla della storia la sesta. Le Marche possiedono molte di queste caratteristiche – se non si trova traffico, in quattro ore di macchina si è al Conero; al posto della focaccia, qui ci si può strafogare di pizza bianca e pizza rossa, bomboloni e frittelle, crema fritta e frittura mista di verdure, il tartufo bianco, coniglio porchettato, ciauscolo, pesce fresco dell’Adriatico, bandiera blu onnipresente sulle spiaggie del litorale, divertimenti, bagni organizzati dove il prezzo per mezza giornata  per due lettini e un ombrellone è di circa 8 euro, città nell’entroterra degne di essere citate nei libri d’arte di tutto il mondo – non a caso ho intravisto lo scrittore de Le correzioni Jonathan Franzen girare per Loreto con la sua famiglia come un turista qualsiasi -, outlet per le fashioniste oltre al distretto delle calzature,  e prezzi abbordabili. Non ho detto prezzi bassi da squalificare una regione, da svendita, da primo prezzo o da saldo di fine stagione. Ho detto prezzi onesti, schietti, adeguati al valore di ciò che si acquista. Ma forse  chi è abituato a spendere più per i segni che per i prodotti veri e propri, non ha gli strumenti per capirne la bellezza. Per chi pensa che il prezzo determini il valore intrinseco di un’esperienza, le Marche non sono abbastanza appealing. Eppure, io, anche quest’anno mi sono divertita, rilassata, riposata, mangiato troppo e bene – ahimé – e ci tornerò ancora. A questo proposito, consiglio, anche a costo di trovare la fila la prossima volta che ci ritornerò, il b&b Gibellini L’Erbaioula di Recanati. Le colazioni della Signora Franca – le sue torte – sono qualcosa per cui vale la pena andare a farsi un giro nelle Marche. L’ospitalità è quella di una famiglia accogliente ma discreta. Insomma, ci si sente a casa.

Ecco perché adoro le Marche

Colline Marchigiane

Ecco perché adoro le Marche

Recanati

 

Ecco perché adoro le Marche

Loreto

Ecco perché adoro le Marche

Potenza Picena

Ecco perché adoro le Marche

Cupolone di Loreto

 

Ecco perché adoro le Marche

spiaggia di Porto Potenza Picena

 

Ecco perché adoro le Marche

Terreni marchigiani

 

Ecco perché adoro le Marche

relax al b&b Gibellini L'Erbaiuola

 


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