Ecco perchè Berlusconi può vincere le elezioni

Creato il 01 febbraio 2013 da Candidonews @Candidonews

L’allarme lanciato oggi dal Presidente Napolitano in relazione alle inchieste Mps e l’intervento a gamba tesa dell’Europa contro il Cavaliere fanno capire che si, in molti cominciano a temere una vittoria di Berlusconi alle elezioni politiche.

Sia ben chiaro, al momento il Centrodestra rimane dietro la coalizione di Bersani. Tra 2 e 9 punti percentuali separano le due aree politiche, c’è da dire però che erano più di 15 solo un mese e mezzo fa. Guardate i due sondaggi IPSOS di dicembre e gennaio, il CentroSinistra cala di 5 punti; il polo Montiano, con la discesa in campo del Premier, guadagna circa 5 punti; il Centrodestra recupera quattro punti mentre Grillo ne cede altrettanti.

     11 dicembre 2012        31 gennaio 2013

Quali sono i fattori che rischiano di far vincere di nuovo il Cavaliere? Proviamo a vederli assieme:

1. Fine dell’effetto primarie

Il Partito Democratico e Sinistra Ecologia e Libertà hanno visto crescere molto i consensi durante le settimane precedenti e successive alle elezioni primarie. In quel periodo, mentre il PDL era preda di crisi isteriche tra fazioni litigiose, il CentroSinistra beneficiava di una notevole copertura mediatica e soprattutto le due ‘offerte’ politiche di Renzi e Bersani riuscivano a convogliare sul PD consensi prima insperati. Ora, a due mesi di distanza, l’effetto primarie si è quasi del tutto esaurito ed il passaggio di alcuni ‘renziani’ doc nelle fila di Monti non ha fatto altro che far migrare verso il Premier alcuni elettori democratici.

2.Frammentazione a Sinistra

Quando Bersani scelse di ‘estromettere’ l’Italia dei Valori dalla alleanza di CentroSinistra il PD era oltre il 35% e Sel veleggiava stabilmente sopra il 6. Con più del 40% ed un PDL ridotto al 15% la strada verso la vittoria era tutta in discesa. Poi lo scenario politico è cambiato, il Centrosinistra ha perso almeno il 4-6% dei voti ed ora quel 5% di Rivoluzione Civile, cartello che raccoglie Idv, Prc, Pdci e Verdi, rischia di essere determinante per la vittoria al Senato e chissà magari anche alla Camera. Peraltro la continua associazione Monti-Vendola per un possibile accordo di governo post-elettorale non fa altro che indebolire SEL in favore del cartello di Ingroia.

3.Fattore Monti

L’entrata in campo del Premier non ha reso facile la vita al Partito Democratico. Monti, secondo gli auspici di Bersani ed anche di Napolitano, avrebbe dovuto rimanere fuori dai giochi in vista di una possibile elezione al Quirinale. Il Professore ha pensato diversamente e sta riuscendo ad erodere consensi al PD attraendo, come già detto, quegli elettori democratici vicini alle idee centriste.

4. Grillo

Nel periodo 2010-2011 il movimento5Stelle ha ‘rosicchiato’ voti prevalentemente a sinistra, quella più radicale. Nel 2012 ha virato a destra, raccogliendo tanti orfani del Cavaliere. Non è detto che i nuovi scandali finanziari che vedono coinvolti personaggi vicini al Centrosinistra non possano spingere alcuni elettori PD-SEL a votare Grillo come segno di protesta verso la solita politica.

5.Scandalo Mps

Lo scandalo del MontePaschi, soprattutto per le evoluzioni future, sta causando una piccola erosione di consensi alla coalizione Italia Bene Comune. Cosi come fu per l’affaire Unipol nel 2005-2006, la commistione tra Banche e Politica riesplode, casualmente sotto elezioni, e rischia di condizionare la campagna elettorale e l’esito del voto.

6. Promesse Berlusconi

Il Cavaliere lo si conosce bene, promette e non mantiene. Ma quando promette lo fa in modo egregio, da gran ‘venditore’. Già si parla di restituzione IMU o anche di abbassamento al 35% delle aliquote Irpef, per non parlare della battaglia anti-euro ed anti-Germania. Una persona con un minimo di intelletto dovrebbe sapere a quali risultati ci hanno portato le sue promesse e soprattutto le sue mosse in campo economico e politico. Eppure qualcuno disposto a farsi abbindolare c’è. Ci sono sempre elettori che considerano la scheda elettorale come una schedina del totocalcio, ‘non ci credo ma lo voto, chissà mai non mi riduca davvero le tasse’. Uniamo a questo le uscite su Mussolini e la tattica da vincente ottenuta con l’acquisto di Balotelli e capiamo bene che il 30% di voti è un obiettivo facilmente raggiungibile.

Tutti questi fattori, uniti ad una legge elettorale incredibilmente inadeguata, rischiano di regalare la Camera dei Deputati ad una coalizione del 33-34%. Paradossalmente Berlusconi potrebbe vincere pur avendo contro il 65% degli italiani.

Se il Caimano conquisterà la maggioranza nelle Camere potrà eleggere il Presidente della Repubblica e quindi potrà condizionare le nomine della Corte Costituzionale (il Capo dello Stato nomina cinque giudici su quindici). Se a questo aggiungiamo il probabile acquisto de La7 da parte di Urbano Cairo, imprenditore da sempre vicino all’uomo di Arcore, possiamo capire come l’Italia potrebbe ben presto svegliarsi più berlusconiana di quello che sembra.


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