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Ecco perchè l’orgasmo vaginale non può esistere

Creato il 09 ottobre 2014 da Laricercascientifica

Avevamo già sfatato qualche tempo fa il mito del Punto G confutando, con dispiacere, la sua leggendaria esistenza, adesso la ricerca scientifica nostrana ci costringe, anche, ad abbandonare l’idea di un orgasmo vaginale nelle donne. La spiegazione, d’altronde, sembrerebbe non ammettere repliche prendendo in considerazione la struttura anatomica dell’organo femminile ed i processi che dovrebbere sottendere alla definizione dell’orgasmo nelle sue varianti di orgasmo clitorideo o, appunto, vaginale.

Lo studio pubblicato sulla rivista Clinical Anatomy e condotto da alcuni ricercatori italiani conferma, qualora ce ne fosse la necessità, che l’organo che provoca concretamente l’orgasmo è la clitoride, un organo esterno che viene stimolato durante il rapporto sessuale, mentre la vagina, organo femminile interno, non ha alcun collegamento diretto con la clitoride. Quest’analisi sulla fisiologia del “pene femminile”, ovvero sull’area clitoride, bulbi vestibolari, piccole labbra e uretra femminile, farebbe crollare, quindi, qualsiasi teoria di piacere duplice nelle donne riportando la questione orgasmo ad una più semplice distizione tra maschile e femminile. Ma quali sono le conseguenze teoriche collegate alla tesi dei ricercatori italiani? Se le donne non hanno orgasmo durante un rapporto vaginale allora vuol dire che la relazione pene-vagina così come anche la penetrazione non ha più alcun senso, facendo decadere miti ancestrali di lunghezza o durata. L’unica zona realmente erogena e che detiene la chiave del piacere delle donne risiede nell’area clitoridea e quindi nelle abilità dimostrate dal partner di saper stimolare le singole componenti erettili femminili.

  • Pubblicata su: Clinical Anatomy
  • Conclusione: L’orgasmo è prodotto mediante stimolazione della clitoride e non ha condizionamenti vaginali

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