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Ecco perché siete qui

Creato il 23 marzo 2011 da Mcnab75
Ecco perché siete qui

In diversi anni di attività bloggosa, mi sono accorto di non aver mai citato le più classiche statistiche del tipo “cosa stavate cercando su Google quando siete capitati qui”.

Infatti non lo farò nemmeno oggi.

 

Però mi piace darvi un'idea di massima su come funziona Il blog sull'orlo del mondo, visto che oramai gli ospiti sono numerosi.

Partiamo con qualche dato noioso: i giorni di maggiore afflusso sono il lunedì e il mercoledì. Il giorno con minor visite in assoluto è il sabato. Di domenica il dato è più variabile, dipende dagli argomenti proposti.

Le ore di maggior afflusso sono: dalle 10.00 alle 11.00, dalle 15.00 alle 16.00 e dalle 19.00 alle 20.00.

 

Il discorso si fa più interessante se analizziamo le varie aree tematiche del blog. Quella più seguita e commentata è la “rubrica” editoriale del lunedì, in cui si discute di scrittura, editoria e argomenti correlati. Non è un appuntamento fisso, perché ogni tanto, in mancanza di discussioni libresche meritevoli, preferisco parlare d'altro.

Faccio anche notare che i post polemici sono quelli più letti in assoluto. Per quanto io cerchi di non concedermi al facile trollaggio, ogni tanto mi scappa qualche articolo non propriamente benevolo. Si vede che siamo un po' tutti assetati di sangue (e magari ogni tanto anche con piena ragione, chissà).

 

Ucronie Impure è stata la mia iniziativa più seguita dal giorno in cui ho aperto il blog. A oggi è ancora imbattuta. Inutile dire che è una piccola soddisfazione personale.

A ruota segue il Survival Blog, che in termini consuntivi ha superato il concorso ucronico in quanto a numero di “hit”, ma che ha vissuto in più post in cui ripartire la gloria. In compenso il SB è stato un ottimo sistema per conoscere nuovi amici blogger. Fosse anche solo per questo è davvero valso davvero la pena gestirlo.

 

Gli articoli su protoscienze, misteri e fringe science (qui l'elenco) seguono a ruota le discussioni libresche, in termini di lettori.

Un po' sotto ci sono i fan della criptozoologia (qui l'elenco degli argomenti), materia in cui è difficile proporre post nuovi con una cadenza decente.

Così come è difficile trovare nuove ghost town italiane a cui dedicare spazio. Ma prima o poi cercherò di produrre qualcosa di nuovo anche in questo settore.

Seguono poi le recensioni di libri e film. Le prime – quelle di libri – battono nettamente le seconde in termini di quantità di visite e di commenti. Devo anche ammettere che è sempre più difficile trovare qualche film per cui valga la pena spendere un vero e proprio articolo. C'è poi la sottosezione dedicata ai romanzi in lingua originale (inglese), che è giovane e avrà modo di svilupparsi.


Ecco perché siete qui

 

Gli articoli sul dieselpunk hanno una loro nicchia di lettori, magari minori in numero, ma precisi in quanto commenti e suggerimenti su argomenti affini da trattare.

Idem l'appuntamento della storia del sabato, tornato come rubrica fissa dopo l'ampia parentesi del Survival Blog. So che la storia è poco amata, ma non da me: io l'adoro. Mi piace anche l'idea di divulgarla, spero in modo piacevole, e di pescare quegli episodi e quei personaggi che nei libri di testo non vengono citati nemmeno per sbaglio. A ogni modo, qui trovate gli articoli scritti finora.

 

Infine c'è il discorso sui miei ebook. A onor del vero devo dire che, fin dall'inizio, quando mi seguivano sì e no 50 persone, ogni news riguardante un ebook gratuito messo online registrava un boom di visite. Non perché la mia scrittura sia chissà cosa, bensì perché in Italia la parola “gratis” possiede da sempre un fascino micidiale.

Va da sé che ora che il Blog sull'orlo del mondo ha un buon seguito di lettori, i miei ebook registrano delle interessanti e confortanti statistiche di download. Rispetto al passato la differenza che mi preme sottolineare è un'altra, non quella numerica. Fino a un anno fa a 100 download corrispondevano sì e no 2/3 feedback di lettura. Probabilmente tutti scaricavano, un 20% leggeva, e un 2% si preoccupava di farmi sapere se l'ebook gli era piaciuto o meno.

Ora queste percentuali sono aumentate. Per ogni 100 download ho circa 9/10 feedback, alcuni molto precisi e puntuali. Mi piace pensare che il merito sia da attribuire alla mia scrittura, migliorata col tempo, ma in realtà credo che lo strumento ebook stia assumendo sempre più rapidamente una dignità concreta. Gli internauti non si limitano più a scaricarli: li leggono e spesso li commentano. Creano l'effetto passaparola, che è l'unico propulsore di cui gode l'autoproduzione.

Un propulsore spesso più efficace di quello, vecchio e inquinante, di un certo genere di editoria tradizionale.


Ecco perché siete qui

(L'effetto passaparola non è così male, a quanto pare...)
 

Ci sarebbe da parlare poi dell'eventualità di vendere gli ebook, al posto di regalarli, ma per oggi vi ho ammorbato abbastanza.
Se nel mentre volete dire la vostra su quali argomenti vi piacerebbe vedere ulteriormente approfonditi e quali no, sentitevi liberi di farlo. Anche qui, come nel resto del mondo occidentale, facciamo finta di essere democratici!


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