Sappiamo più o meno tutti che i nostri smartphone usano un ramificato e variegato sistema di sensori per assolvere ad alcune delle funzioni essenziali per cui sono stati progettati, e spesso per cui sono stati comprati, ma pochissimi tra noi riescono a immaginare quanto sia difficile far funzionare sempre al meglio questi sensori e soprattutto quanto il loro utilizzo intacchi l'autonomia del device. Allora nei ferventi laboratori di Google, i tecnici si sono inventati Android Sensor Hub.
Android Sensor Hub è un piccolo chip che raccoglie tutte le informazioni registrate dall'accelerometro, dal giroscopio, dal lettore di impronte e da qualsiasi altro sensore presente nel device, processa questi dati e li gestisce migliorando in un colpo solo il funzionamento dello smartphone e le prestazioni della batteria.
Android Sensor Hub è stato progettato con degli algoritmi sui quali Google si riserva di dare informazioni. Sappiamo che si tratta di un co-processore a basso consumo che ha un'impatto importante sulla batteria poichè permette alla CPU di andare in idle più spesso e questo si traduce in un consumo sensibilmente inferiore rispetto agli smartphone non provvisti di questo chip.
Per capire cosa fa Android Sensor Hub basta pensare a quando ruotiamo lo smartphone. In questi casi la CPU riceve informazioni dal giroscopio e attiva i processi per far ruotare la visualizzazione delle schermate: ebbene, questo compito lo assolve in pieno Android Sensor Hub senza che la CPU "sappia" nulla.
I primi smartphone ad essere equipaggiati con Android Sensor Hub saranno il Nexus 5X e il Nexus 6P.