non ho più lacrime ormaisono cadutea una a unacome stelleche si staccano dal cielo
la notte è ciecae seccasenza ricordo di rugiadauna magia mortaa metà del sogno
calpesto lucciolebriciole spente sotto i piedimentre il destinosu una tovaglia nerabanchetta col nulla
una nebbia limpidae scuracela un silenzio sordo e vuotonon resta niente da straziarela desolazione ha nostalgia di sé stessa
Qua è talmente buio chelà fuorinell’oscuritàl’Abisso pare albeggiareTentandomi
K.