Dopo gli ottimi responsi ricevuti da pubblico e critica con Inferno, torna la “occult” metal band Ecnephias e lo fa con un album di validità perentoria. La componente mediterranea che emerge dai solchi di Necrogod si sposa alla perfezione con un heavy metal dalle forti tinte doom. Ammalia la minuziosa ricerca sul suono, ottenuto anche con strumenti d’origine mediorientale, che contribuiscono a calare l’ascoltatore all’interno di un’atmosfera iniziatica (la suggestiva intro “Syrian Desert”). Tutti i brani sono ispirati dal punto di vista tematico alle divinità pagane e precristiane legate al culto dei morti. Dal mondo egizio (“The Temple Of Baal-Seth”) si passa a quello assiro-babilonese, dalla religiosità araba e indiana (“Kali Ma”) si giunge alle civiltà precolombiane (la ritmata “Kukulkan”, cioè il serpente piumato meglio noto come Quetzalcoatl) fino al movimento spirituale-esoterico del voodoo (l’omonima traccia dal sapore maideniano).
Il registro vocale a tratti quasi declamatorio del cantante, che non rinuncia ai growl, risulta particolarmente espressivo e funzionale alla struttura dei singoli brani, impreziositi da melodie chitarristiche di fattura raffinata (ne costituisce esempio una cadenzata title-track). Numerosi i punti di contatto con Septic Flesh, Rotting Christ (non a caso Sakis Tollis, il loro frontman, è ospite in questo disco) e soprattutto Moonspell, specie nelle criptiche e oscure “Anubis” e “Ishtar”. Proprio quest’ultime tracce rivelano un leggero ma sensibile appianamento degli aspetti più brutali dell’approccio musicale degli Ecnephias, a favore di soluzioni più atmosferiche e lato sensu sperimentali e quasi progressive.
L’evoluzione costante del gruppo lucano e la sempre maggiore consapevolezza dei propri mezzi, unite a una forte ispirazione e a un’attenta “documentazione”, fanno di Necrogod un album da non lasciarsi sfuggire.
Tracklist
01. Syrian Desert (intro)
02. The Temple of Baal-Seth
03. Kukulkan
04. Necrogod
05. Ishtar (Al-‘Uzza)
06. Anubis (The Incense Of Twilight)
07. Kali Ma (The Mother Of The Black Face)
08. Leviathan (Seas Of fate)
09. Voodoo (Daughter Of Idols)
10. Winds Of Horus (intro)