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Ecoballe!

Creato il 09 ottobre 2012 da Patuasia

Riceviamo da Valle virtuosa e volentieri pubblichiamo.

I responsabili, nelle loro conferenze dicono un sacco di scemenze, per esempio:

  1. Sudano – medico

Dice che noi usiamo lo studio Cordier per giustificare le nostre preoccupazioni sulla salute. Questo Cordier è appassionato di Ufologia, quindi persona poco seria e affidabile. Peccato che lo studio medico di riferimento si chiama Cormier, non Cordier … Non è nemmeno capace di fare una ricerca con Wikipedia, figuriamoci il resto… Cita sempre l’impianto di Massafra, che è un inceneritore, del cui impatto sulla salute ARPA Puglia, che evidentemente non è così allineata come ARPA VdA, dice che sono stati sottovalutati I rischi, anche cancerogeni di 4 ordini di grandezza, solo 10.000 volte. Sttai a vedere che un impatto trascurabile moltiplicato per 10.000 diventa meno trascurabile.

  1. Bennani – chimico

Descrive gli scenari, peccato che quelli in questione siano altri. Si limita all’impiantistica, dimenticando tutto il contorno, cioè la parte più importante che è la prevenzione, assiema al recupero di materia. Non cita un solo esempio reale di impianto di priogassificazione esistente e funzionante.

  1. Casali – quasi avvocato

Dice che la legge europea obbliga all’incenerimento e che è obbligatorio chiudere il ciclo in valle. A parte il fatto che il pirogassificatore non chiude il ciclo in Valle, mentre il nostro scenario sì, la legge dice proprio il contrario, I riferimenti normativi sono la Direttiva EU 98/08 e la legge quadro nazionale 152/06 e smi. In più di un’occasione la Commissione europea ha detto si è ricorso troppo all’incenerimento, soprattutto nel Nord Europa e in Svizzere e “THAT’S NOT GOOD”. Recentemente si è ribadito che non si deve incenerire ciò che è riciclabile o compostabile.

  1. Navarra – avvocato

Ne dice di tutti i colori, dimostrando di non sapere proprio nulla di rifiuti. In particolare minaccia che l’alternativa al piro sarebbe disseminare di discariche tutta la regione. In realtà il nostro scenario massimizza il recupero proprio con l’obiettivo di minimizzare la discarica, infatti andremo a discarica con meno di 5000 tonnellate annue, a fronte di 13.000 del piro.


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