Magazine Ecologia e Ambiente
Cucinare senza sprecare e limitando i consumi dovrebbe essere un mantra per gli ecologisti e i reoosers che si seguono :-).
Ma non è sempre così scontato. Ci vuole cioè un po’ di competenza, qualche idea e soprattutto una buona organizzazione per riuscire a cucinare limitando il nostro impatto ambientale.
Ci sarebbe un grande capitolo da affrontare sul tema delle pietanze che hanno un’impronta considerevole: carne proveniente da allevamenti intensivi, pesce pescato in modo “selvaggio” senza tenere conto della stagionalità, prodotti industriali che derivano da lavorazioni complesse, che slegano il cibo dal legame con la terra. La selezione da fare è notevole, ma oggi vogliamo parlarvi soprattutto di alcuni metodi di cottura, validi soprattutto per alcuni piatti semplici e sobri, che oltre ad essere a basso impatto ambientale sono anche molto molto divertenti!E se ci proviamo, le soddisfazioni non tarderanno ad arrivare. Se abbiamo dei bambini poi potremo stupirli con i meravigliosi risultati ottenuti dalle nostre nuove sperimentazioni.
Ecco qualche esempio di cottura a basso impatto o senza accudimento.- Il metodo della coperta. Si, certo, ce lo dicono già da tempo, i cereali integrali fanno bene, sono ricchi di fibre, saziano e non vengono privati di importanti nutrienti come cereali e lievitati da farine raffinate. Bene. Grazie. Ma chi lo trova il tempo per cuocere l’orzo mondo? E vogliamo parlare del riso integrale? Un’ora e più all’ora di cena, quando i lupi di famiglia sono affamati non ce l’abbiamo. Che fare? Basta mettere in cottura il cereale con la giusta dose di acqua (leggi qui per avere istruzioni sulla cottura dei cereali), far bollicchiare per una decina di minuti all’ora di colazione e prima di andare al lavoro spegnere il fornello e avvolgere la pentola in una coperta di lana o in un maglione infeltrito. Quando i lupi rincaseranno all’ora di cena troveranno la cena pronta J!- La cottura in lavastoviglie: mai pensato di sfruttare l’energia e il calore dell’elettrodomestico salva famiglia? Consuma, eccome se consuma la lavastoviglie! Ma se mettiamo le uova in un barattolo di vetro con il coperchio, pieno d’acqua, a fine ciclo le troveremo pronte, forse un po’ alla cocque, ma non è una delizia pensare di cucinare senza accudire, semplicemente sfruttando energia e calore che paghiamo già per bene?- La multi-cottura in forno (o sopra la stufa a legna): abbiamo cotto le lasagne o una buona torta e il forno è ancora caldo? Non lasciamo che quel calore si dissolva senza essere sfruttato! Nulla è inutile :-)! I crostini di pane, la zuppa da riscaldare… a volte anche i piatti in ceramica possiamo intiepidire, perché il pasto non si raffreddi subito (soprattutto se abbiamo bambini piccoli!)- Infine qualche consiglio pratico per la cucina: utilizziamo sempre il coperchio (a meno che la preparazione non ci obblighi a cucinare senza), non sprechiamo (quasi metà del cibo viene buttato senza nemmeno finire nei nostri piatti!), utilizziamo prodotti naturali per la pulizia della cucina (limoni, aceto, bicarbonato etc) o detersivi senza componenti di origine petrolchimica.
Se poi ci vogliamo dedicare con stile alla cucina ecologica, possiamo leggere i libri di Lisa Casali: Eco-cucina, Cucinare in lavastoviglie, La mia cucina a impatto (quasi) zero, una miniera di consigli e idee per il cuore della casa o leggere assiduamente il suo blog.