Economia: ville di lusso e yachts a nullatenenti e poveracci

Creato il 11 luglio 2011 da Cirignotta @cirignotta

Un popolo di disoccupati e di nullatenenti sono il fronte dell’evasione fiscale in quanto anche possessori di ville di lusso che però rimangono nell’ombra. Il sospetto che questa schiera di evasori viva sotto l’ombrello di imprenditori e professionisti e sostenga anche la malavita organizzata . A denunciare una scottante verità tutta italiana è l’associazione contribuenti italiani che attraverso lo sportello del contribuente ammette la presenza dei “ricchi nullatenenti” dei “poveri possidenti” che non hanno mai nulla da dichiarare,pur spendendo migliaia di euro. Dai dati del Ministero delle Finanze, oltre la metà degli italiani ha dichiarato nel 2010 (redditi 2009) meno di 15.000 euro annui, il 17 % invece solo 20.000 euro, lo 0,95% ha dichiarato oltre 100 mila euro, lo 0,17% più di 200mila euro e solo 15 mila persone ha dichiarato un reddito di oltre 300 euro all'anno. Una condizione che contrasta con l’aumento dei posti barca del 12,3% e con l’acquisto delle imbarcazioni di lusso. Una spesa complessiva che nel 2011 è aumentata del 6,7%,molti i ricchi nullatenenti che hanno circa il 53% dei contratti di locazione di ville a Porto Cervo, Forte dei Marmi, Porto Rotondo, Rapallo, Capri, Sabaudia, Positano, Ravello, Panarea, Portofino, Taormina e Amalfi alcuni addirittura hanno la social card. Molti “poveracci” si dedicano alla “passion investiments” che consiste nell’acquistare auto di grossa cilindrata (240.000),yachts,gioielli e oggeti d’arte. La strategia dello speso metro e del redditometro avviato dall’amministrazione finanziaria sebbene ancora in rodaggio è al punto zero,la fede fiscale ancora una volta è calata di 11 punti. La politica degli accertamenti fiscali è sterile occorre abbassare le aliquote che oggi sono le più alte d’Europa.
Di Maurizio Cirignotta

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