Qualche giorno fa il Senato ha approvato con 165 voti favorevoli, 49 contrari e 18 astenuti il ddl sugli ecoreati. Finalmente un ampio ventaglio di reati ambientali, sono punibili. Nessuno penserebbe male di un tale provvedimento e sapere che i politici stanno mettendo su un apparato normativo che difende l’ambiente ci rende tutti più sereni, visto che questo ambiente lo abitiamo, lo viviamo e soprattutto lo respiriamo.
Ma a lasciar perplessi nel ventaglio degli ecoreati è piuttosto un emendamento che prevede pene da uno a tre anni per chi utilizza la tecnica Air-gun nella ricerca di idrocarburi nei fondali marini. Ma cos’è l’air-gun? Si tratta di una tecnica ad aria compressa utilizzata in geologia per analizzare il sottosuolo, ma anche dalle piattaforme petrolifere per scandagliare i fondali marini. Alla base del divieto vi è la presunzione che l’utilizzo di questa tecnica possa danneggiare la fauna marina perché può causare lesioni all’udito con conseguente perdita dell’orientamento nei mammiferi. Ma il rischio che si possa effettivamente danneggiare la fauna non è mai stato dimostrato scientificamente tanto che dopo l’approvazione, un’ampissima parte delle comunità scientifica si è schierata contro l’emendamento, tra cui la Società geologica italiana che a tal proposito si è espressa in questo modo “È palese dunque che il divieto di utilizzo dell’airgun produrrebbe gravi danni allo sviluppo delle geoscienze e in particolare allo sviluppo delle conoscenze della struttura crostale italiana, come per esempio il riconoscimento di faglie sismogenetiche ed altre informazioni fondamentali sia per la protezione civile che ambientale. Equiparare la tecnica della sismica a riflessione ad un ecoreato quale la dispersione di sostanze inquinanti è scientificamente sbagliato e fuorviante”.
Allo stesso modo si è espresso in un’intervista sul blog gocce di verità il Prof. Doglioni, Professore ordinario di Geologia all’Università Sapienza di Roma, ex Presidente della Società Geologica Italiana e Accademico dei Lincei “Considero questo emendamento al di fuori di ogni logica scientifica ed ambientale. Se fosse un reato acquisire sismica a riflessione per ricerca di idrocarburi, allora dovrebbe esserlo anche per la ricerca scientifica. E’ evidente che o produce realmente danni ambientali, oppure no. Sappiamo invece che la sismica a riflessione, se operata con le dovute attenzioni, è del tutto compatibile con l’ambiente”.
L’emendamento in questione porta la firma del Sen Compagnone (GAL, eletto nel PDL Campania) e di Antonio d’Alì di Forza Italia (da quando la tutela dell’ambiente è entrata nell’agenda Forza Italia non ci è dato sapere) ed è stata accolta dal plauso del movimento 5 stelle che ha addirittura lanciato un’iniziativa “Controlla qui se il tuo parlamentare ha difeso l’Air-gun e chiedigli spiegazioni” (aspettiamo da tempo il giorno in cui i grillini tra una protesta sul tetto e un lancio di orologio al ministro dimissionario daranno una base seria e magari scientifica alle loro battaglie).
Insomma per via di questo emendamento la nostra ricerca scientifica avrà le mani legate, e non si aiuterà certo la nostra politica energetica che arranca e importa. Naturalmente di questo se ne parla poco, perché adesso va troppo di moda fare gli ambientalisti e fare gli anti sistema a tutti i costi, anche quando siamo di fronte a delle plateali baggianate. L’ emendamento è passato al Senato senza che la politica abbia sentito l'esigenza di rivolgersi agli esperti, questo vuol dire che siamo governati con leggerezza mentre all’opposizione c’è una massa di cialtroni e cialtronerie molto più attenti alla forma che alla sostanza.
Alessia Gervasi