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Roma città corrotta

Creato il 08 giugno 2015 da Propostalavoro @propostalavoro

Roma città corrottaLo scandalo “Mafia Capitale” e la seconda ondata di arresti hanno aperto inesorabilmente un nuovo triste capitolo della storia del nostro paese. Una lunga lista di uomini corrotti e corruttibili, funzionari e uomini di governo che attraversano destra e sinistra senza nessuna differenza. Un sistema impeccabile e trasversale fatto di mazzette, scandali, corruzione e che dimostra quanto sia facile mettere mano ai soldi pubblici della Capitale e farci pure degli ottimi affari.

E questo inevitabilmente fa luce su un'altra questione, quella dell’amministrazione della Capitale considerata forse solo un traguardo politico per chi riesce a varcare la soglia del Campidoglio. E questo i romani lo sanno bene, costretti a vivere una città che non funziona e che si trascina dietro inesorabilmente le inefficienze delle ultime due amministrazione. Alemanno si è dimostrato del tutto incapace di gestire Roma e le sue emergenze e adesso è nel mirino per lo scandalo Mafia Capitale, Marino probabilmente estraneo allo scandalo ma (potremmo aggiungere) colpevolmente ignaro di un sistema corruttivo che funziona alla perfezione proprio sotto i suoi occhi impegnati in interventi che sono piuttosto dei simboli (matrimoni gay, pedonalizzazione dei fori imperiali eccetera…  eccetera… eccetera) che nulla hanno a che fare con la gestione vera di una città così complessa.

Ed ecco subito gli avversari politici pronti come avvoltoi a lucrare sulla vicenda ma già in fila per mettere mani sull’amministrazione Capitolina. Roma fa gola tanto ai politici quanto ai criminali e di fronte a questo non c’è sindaco che tenga. Scrive Sabino Cassese sul Corriere della sera di Domenica 7 giugno “Secondo molti osservatori è una finzione giuridica che a Roma vi siano un Comune e un sindaco tanto è grande l’incuria per gli interessi della collettività”. Finché Roma verrà considerata una passerella politica, la corruttibilità dei suoi burocrati sarà sempre dietro l’angolo, sia che ci sia o meno un’eventuale connivenza del sindaco di turno.

Per questo motivo non ci illudiamo che spazzando via Marino il problema sia risolto, anzi. L’unica forma di cura possibile forse è un intervento serio da parte dello Stato, un lungo periodo di bonifica dove i vari appetiti non avranno tempo e modo di attecchire. Perché Roma non sia più città eternamente saccheggiata.

Alessia Gervasi


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