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Ecoturismo in Cambogia, lunga vita agli elefanti!

Creato il 19 maggio 2014 da Pietro Acquistapace

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L’elefante è un animale diffuso in tutto il Sud-Est asiatico, della cui cultura fa profondamente parte. Sia in guerra, come soldato, che in pace, come lavoratore l’elefante è sempre presente nella Storia e nella vita quotidiana di questa regione: dalla thailandia al Laos, dalla Cina meridionale alla Cambogia. E proprio in Cambogia si trova un importante centro dove gli elefanti sono assistiti e curati.

Stiamo parlando dell’Elephant Valley Project, situato nella regione del Mondulkiri. Qui, all’interno di un terreno di circa 650 ettari, si cerca di riportare al loro habitat naturale elefanti in precedenza usati come veri e propri schiavi nei lavori agricoli. Il centro permette di entrare in contatto con questi animali attraverso visite guidate di uno o più giorni, dando anche la possibilità, per chi lo volesse, di intraprendere un programma di volontariato all’interno della struttura.

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Il progetto fa capo ad una ONG, la Elephant Livelihood Initiative Environment (E.L.I.E), e si trova nelle foreste che circondano Sen Monorom, la capitale del Mondulkiri. Sia l’Elefant Valley Project che l’E.L.I.E. sono abbastanza recenti, dato che l’ONG è stata fondata nel 2005 e riconosciuta dal governo cambogiano nel 2006, mentre il progetto più legato agli elefanti ha visto la luce nel 2007. Nonostante la giovane età queste realà sono molto attive sul territorio, con programmi di ricerca e monitoraggio dei pachidermi, unità veterinarie mobili ed una sempre maggiore collaborazione con i villaggi locali.

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L’attenzione alla popolazione è infatti il secondo grande compito che questa ONG si prefigge. Infatti le condizioni di vita della popolazione hanno diretta conseguenza sulle condizioni di vita degli elefanti, e soprattutto sul loro sfruttamento. Le necessità dovute alla povertà porta a sovraccaricare gli animali, ad esempio nel trasporto del legname tagliato per essere venduto, aggravando la deforestazione della regione (insieme all’agricoltura non regolata), oppure nella crescente industria del turismo. A tale proposito va segnalato che le visite all’Elephant Valley Project non prevedono assolutamente il classico “giro sull’elefante”.

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E.L.I.E. tenta quindi di migliorare le condizioni di vita degli abitanti dei villaggi, insegnando inoltre loro tecniche per utilizzare gli elefanti senza farli soffrire in maniera inutile. A peggiorare la situazione anche la perdita da parte della popolazione locale di una cultura tradizionale che vedeva nell’elefante un animale da rispettare, catturato e portato nel villaggio solo quando era effettivamente necessario, dato che nell’elefante era creduto risiedere uno spirito divino. Oggi con il progresso che tutto monetizza le antiche credenze sono scacciate dal mito del denaro, da procurarsi velocemente con il taglio indiscriminato del tek o proponendo ai sempre più numerosi turisti cavalcate esotiche e inopportune.

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Al momento il centro ospita 11 elefanti, sui 53 ancora in cattività nel Mondulkiri, fornendo inoltre cure mediche o aiuti di altro genere anche agli elefanti di altre regioni. Attraverso l’Elefant Valley Project la Cambogia si pone all’avanguardia nella protezione di questo animale, a differenza di quanto avviene in molte parti del Sud-Est asiatico dove gli elefanti non sempre hanno delle strutture a loro salvaguardia. Quindi se siete in partenza per la Cambogia non esitate, andate in questo centro e toccate letteralmente gli elefanti con mano, guardateli divorare le foreste di banano e vivere la loro vita fatta di cibo e poco più. Scoprirete dei lati insospettati di un animale davvero unico.

Il sito dell’Elephant Valley Project


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