Ed ormai anche sul mainstream appare la nuda verità: “L’Italia, di fatto, è già fallita”

Creato il 27 giugno 2013 da Beatotrader
In questo Blog sono secoli che ve lo ribadisco facendovi un sacco di esempi concreti....
L'Italia è (tecnicamente) Fallita (i BTP invece no....)
vedi i miei post:  
- L'Italia è Fallita, i BTP invece no... 
- L'Italia "Reale" è tecnicamene FALLITA (anche se i mercati finanziari se la godono al rialzo sull'Italia "Virtuale")
- Lo Stato Italiano è tecnicamente fallito, solo che non ve ne siete ancora accorti...
Non è Default in senso classico ma in senso "oggettivo", nella distruzione della nostra economia reale e nell'insostenibilità dei nostri conti pubblici.
E' la devastante greek-way di cui vi parlo da molto tempo...
Ecco altri due esempi recenti e lampanti...
1. Il congelamento dell'aumento dell'IVA fino ad ottobre...ma per trovare le risorse ci hanno caricato di tasse per un totale maggiore al mancato introito dell'aumento IVA...
L'allucinante episodio da Italia stra-fallita e con enormi problemi persino sui flussi di cassa...............
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lo descrive bene FunnyKing...leggere per credere...
Goal?!? Angelino (Alfano) ma Vai a Nasconderti. Nuove Pesantissime Tasse per Non Aumentare l’Iva.
(il goleador del PDL) Non mi pare giusto prendersela col solo Letta , visto che Angelino Alfano ci tiene a fare il fenomeno e a parlare di Goal del…
2. Per venire incontro alla disoccupazione giovanile arrivata ad uno stellare 42% si trovano alla miracolo 1,5mld di sgravi....ma per ottenerli le condizioni sono molto restrittive...
....gli sgravi contributivi per le nuove assunzioni potranno essere concessi solo nel caso in cui il nuovo assunto abbia tra i 18 e i 29 anni, sia privo di impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi, sia privo di un diploma di scuola media superiore o professionale e viva solo o con una o più persone a carico. E’ quanto prevede il decreto appena approvato dal Cdm come “condizioni” per gli incentivi ai datori di lavoro che intendono assumere......
(bisogna avere almeno un requisito)
Siamo in un vicolo cieco dal quale è difficilissimo uscirne, anche perchè la Casta PDL-PDmenoL che si è unita in un partito unico dell'inciucio non ha nessuna volontà politica di farlo.
Ma se anche trovassimo una "exit strategy", il conto da pagare sarebbe alto...e potremmo solo decidere come distribuirlo.
Ormai l'evidente VERITA' dell'Italia Fallita compare anche sul mainstream...
vedi i miei post
- Mentre si leggono un sacco di caxxate...ormai persino sul mainstream si affaccia il concetto di ITALIA FALLITA 
- Crisi, sì alla Patrimoniale! Ma solo per chi ha finanziato il “Mostro”...
Ed ecco anche cosa ci racconta l'Economista Guido Viale
“L’Italia, di fatto, è già fallita”
“Ci siamo assuefatti a convivere con un meccanismo economico e finanziario che ci conduce inesorabilmente a una progressiva distruzione del tessuto produttivo del paese e delle istituzioni fondanti della democrazia: in questo quadro la perdita di imprese, posti di lavoro, know-how e mercati in corso è irreversibile, come lo è la progressiva abolizione dei poteri degli elettori, del Parlamento e, soprattutto, degli Enti locali: cioè dei Comuni, che sono le istituzioni del nostro ordinamento giuridico più vicine ai cittadini.
La Grecia, avanti a noi di un paio di anni in quel percorso di distruzione delle condizioni di esistenza di un’intera popolazione imposto, con una omogeneità impressionante, a tutti i paesi europei del Mediterraneo, ci mostra come alla devastazione provocata dai diktat della finanza e dalla governance europea non ci sia mai fine.
Il Governo italiano non sa dove trovare otto miliardi per soddisfare le richieste su Iva e Imu a cui Berlusconi ha subordinato la sua permanenza nella maggioranza.
Ma nessuno mette in discussione il fatto che ogni anno lo Stato italiano riesca sempre a trovare – e paghi – 80-90 miliardi di interessi ai detentori del debito pubblico italiano.
E nessuno dice che dall’anno prossimo, a quegli 80-90 miliardi se ne dovranno aggiungere ogni anno altri 45-50 per riportare in 20 anni il debito pubblico al 60 per cento del PIL.
Nel frattempo il PIL cala e il debito cresce mentre interessi e quota del debito da restituire aumentano; e nessuno sa o dice dove troverà tutto quel denaro che, con il pareggio di bilancio in Costituzione, non può che essere estratto da nuove tasse – ovviamente a carico di chi già le paga – facendo precipitare ancor più in una spirale senza fine occupazione, redditi, bilanci aziendali e spesa pubblica, cioè scuola, sanità, pensioni, ricerca, salvaguardia del territorio e del patrimonio artistico.
C’è stata una cessione di sovranità a favore della finanza internazionale sia in campo economico che politico e ciò a cui molti di noi si sono assuefatti è l’idea che a tutto ciò “non c’è alternativa”.[...]
Il debito pubblico italiano, con gli interessi, è insostenibile e incompatibile con qualsiasi prospettiva che non sia la chiusura e il degrado progressivo di tutte le nostre fonti di sostentamento; lo Stato italiano, come quello greco, di fatto è già fallito.
Ridurre in misura sostanziale il debito svendendo il patrimonio pubblico, più che un’illusione è un imbroglio: la svendita della quota pubblica di Eni, Enel, FS, Finmeccanica e Fincantieri oggi frutterebbe poco più di 100 miliardi, meno di quanto continueremmo a pagare ogni anno tra interessi e quota di restituzione; la svendita di tutto il demanio e degli immobili di Stato ed Enti locali a prezzi di mercato frutterebbe ancor meno. [...]
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