Un Italia sottotono riesce ad agguantare il pareggio nei minuti finali di una partita giocata in malo modo grazie ad una magia dello “straniero” Eder. La nazionale di mister Conte è sembrata spaesata, priva di idee, senza un identità di gioco, contro una Bulgaria non irresistibile, ma capace di metter alle corde per la maggior parte della partita l’ undici titolare nostrano. Colpa forse di un 3-5-2 che non riesce a sfruttare le caratteristiche dei giocatori a disposizione del ct azzurro. Gravi le amnesie in difesa del blocco Juve, in continua difficoltà di fronte all’estro del talento bulgaro Popov, autore di un gol e un assist. Per l’Italia un mezzo stop che toglie alcune certezze a Conte, il quale è chiamato a trovare il giusto amalgama per l’incontro del 12 giugno fuori casa contro la Croazia.
PRIMO TEMPO: Pronti, via e l’Italia parte subito a mille andando dopo appena un minuto vicino al gol del vantaggio con Immobile che, a tu per tu con Mihaylov, calcia debolmente favorendo così la parata per l’estremo difensore bulgaro. Giusto il tempo di aspettare tre minuti e l’Italia si porta in vantaggio grazie ad un autorete di Minev: Bertolacci dalla sinistra mette un pallone in mezzo che Mihaylov non riesce a fare suo e Minev, nel tentativo di anticipare Zaza, insacca nella propria porta. Sembra l’inizio di una partita tutta in discesa, con Candreva che porta gli azzurri vicini al 2-0 con una bella punizione che l’estremo difensore bulgaro è bravo a deviare in calcio d’angolo. Ma nonostante tutto, la Bulgaria comincia a prendere coraggio e al 12’ pareggia i conti con un gran destro da fuori di Popov che sfrutta un uscita a vuoto di Bonucci. La Bulgaria, galvanizzata dal pareggio, comincia a premere sull’acceleratore, e al 17’ riesce a portarsi in vantaggio grazie al colpo di testa di Micanski , assistito da un Popov in stato di grazia. Grandi le colpe della retroguardia azzurra. L’Italia sembra accusare il colpo e non riesce a trovare il bandolo della matassa, con la Bulgaria che difende con ordine e attacca sempre in maniera pericolosa. I padroni di casa rischiano addirittura il 3-1 con una punizione dal limite del solito Popov che colpisce la parte alta della traversa. L’Italia sembra svegliarsi timidamente ma il tempo non basta e il primo tempo termina con la Bulgaria meritatamente in vantaggio
SECONDO TEMPO: La ripresa inizia con gli stessi ventidue del primo tempo e con l’Italia che sembra sempre non riuscire a trovare il guizzo per portare il risultato sul 2-2. Conte decide allora di cambiare in attacco: fuori Zaza (partita incolore per lui), dentro Eder per cercare di dare fosforo ad una squadra spenta. E il cambio sembra aver dato nuova linfa agli azzurri che cominciano ad attaccare insistentemente con la Bulgaria che rimane solo a difendere il vantaggio. L’Italia insiste e dopo varie occasioni riesce a trovare il pareggio con Eder. L’oriundo, al centro delle polemiche insieme al compagno Vazquez, pareggia i conti su uno splendido tiro a giro sul secondo palo su cui Mihylov non può nulla. L’Italia ci crede e preme sull’acceleratore e al 86’ va vicinissima al gol del 3-2 con Gabbiadini che da due passi non trova lo specchio della porta per un pelo. Ma forse sarebbe stato anche troppo data la prestazione fornita dagli uomini di Conte, in partita soltanto gli ultimi dodici minuti. Punto importante quello ottenuto dall’Italia, forse l’unica cosa buona in una serata davvero grigia.