Street Painting Tridimensionale
Edgar Mueller non è certamente l’unico a praticarla (ci sono anche nomi come Eduardo Relero e Julien Beever), ma forse lui è il più famoso.
Nato nel 1968 a Mülheim (Ruhr), da piccolo partecipò a un un concorso internazionale di pittori di strada e s’innamorò dell’aspetto effimero e transitorio di queste opere.
A 16 anni si fece conoscere per una riproduzione della Cena in Emmaus di Caravaggio e nel 1998 ottenne il riconoscimento di “Maestro Madonnaro” al Festival di Grazie in Italia.A partire dall’età di 25 anni, Mueller ha così deciso di dedicarsi alla pittura di strada, viaggiando in tutta Europa e promuovendo in rete un forum per far crescere la solidarietà tra i pittori di strada in Germania.
La sua fonte d’ispirazione è la pittura tridimensionale d’illusione di Kurt Wenner e Julien Beever, ma la sua è una formazione autodidatta.
Un maestro della pittura di strada, utilizza la strada come una tela.
Se si guarda dal punto giusto, il suo dipinto tridimensionale diventa perfetta illusione. Dipinge su grandi aree urbane della vita pubblica e dà loro un nuovo aspetto, in modo stimolante le percezioni dei passanti. Scardinando le prospettive spaziali, l’artista chiama l’osservatore ad entrare nel nuovo paesaggio disegnato.
...una grotta, una cava, una frana, uno strapiombo…La terra cede e sotto i piedi si aprono nuovi mondi. Così, vuoi per la leggerezza con cui i media diffondono certe informazioni false, vuoi per la bravura di Mueller, alcuni suoi lavori hanno suscitato grande clamore. Ne è un esempio la storia della La Grotta di Londra (2009), da cui emergerebbe un lago affluente nel Tamigi.
Altro esempio importante “The Crevasse”.
Ci sono voluti 5 giorni per completare l’opera di circa 250 metri quadrati. Realizzata insieme ad un massimo di 5 assistenti, dipingendo tutto il giorno, dal sorgere del sole al tramonto. Vi svelerò come realizza queste immagini di grandi dimensioni.