Con un grande costume tra l'altro.
I suoi creatori hanno volutamente preso spunto da quei supereroi, ora un po' ridicoli, che negli anni trenta e quaranta andavano praticamente a ruba. Gente come The Shadow o come il Calabrone verde per capirci. In effetti basta guardare il costume, la pistola o anche solo il cappello per rendersi conto di quanto questa incarnazione dell'arrampica-muri debba a quel tipo di vigilanti.Il paragone con l'eroe della splendida New York degli anni sessanta non è nemmeno da farsi. Il Peter "noir" è figlio di una città in degrado, in piena miseria a seguito della crisi del ventinove. Per lui i super problemi sono veri e tangibili, come lo sono pure i pericoli che tutti i giorni deve affrontare nella sua vita civile. Sua zia è una militante dei sindacati, suo zio è stato sbranato vivo da uno scagnozzo del Goblin, un boss locale, e la sua "Fidanzata" non è la perfettissima Gwen Stacy o la ribelle Mary Jane ma l'insidiosa Felicia Hardy, una donna nel mezzo di una ragnatela di contatti e di amicizie losche. L'acquisizione dei suoi poteri poi è simile all'originale ma anche ben differente. Qui il ragno c'è, esiste, ma non è radioattivo bensì un totem del Dio africano Anansi e questo, se mi permettete, ben si sposa con la saga che stiamo seguendo...
...in qualche modo!
In questo primo numero di Edge of Spider-Verse assistiamo ad una nuova storia di questo personaggio, cinque anni dopo l'epilogo di "Occhi senza un Volto". Siamo nel Trentanove e la situazione in america è decisamente migliorata. L'era del proibizionismo è finita da un pezzo, i grandi Gangster, anche grazie a Spider-man, sono tutti morti o in galera e in molti cominciano a chiedersi se questo violento vigilante sia ancora necessario. Dal canto suo, Peter, è andato avanti e da mesi non indossa più il suo costume. Ancora una volta, però, il destino sembra volerlo mettere alla prova e un nuovo nemico, Mysterio, lo ha puntato per impossessarsi del veleno di Anansi contenuto nel suo sangue...
... che alla fine viene sgraffignato
dalla quarta sorella Tashikel!
Si tratta di una storia, nemmeno fatta male, che serve a mascherare la trama principale del cacciatore di Arrampica-muri. Durante il fumetto si può vedere il nostro Peter accusare dei pesanti attacchi di "Senso di Ragno" del tutto inspiegabili ed un malessere che ricorda veramente tanto quello dell'originale Uomo ragno durante la prima apparizione di Morlun. Ed in effetti nel finale ecco che il nostro Palombaro armato di Forchettone fa la sua apparizione e attacca senza pietà il nero eroe che si salva solo grazie all'arrivo di...
....Superior Spider-man!
Che figata, scusate.
Non so voi ma a me sta saga comincia a sembrare come una vera e propria battaglia fra Dan Slott e chiunque si sia occupato di Spider-man in passato. Il panzone mira a uccidere tutte le vecchie incarnazioni dell'arrampica-muri e i vari autori sono assediati dalla sua furia distruttrice. Ma il vecchio Dan ha due personalità, una cattiva e una buona, e quest'ultima ha mandato, per formare una resistenza, la sua miglior creazione: Superior Spider-man(?!). Ma siamo proprio sicuri che sia quella buona?