Edge of Tomorrow è il film che fa per voi, se vi piace la fantascienza. In caso contrario, potete anche evitare di andare al cinema. Ma di film di questo genere così ben fatti (pur con qualche piccola pecca) era da tempo che non se ne vedevano.
La Terra, tanto per cambiare, è stata invasa dagli extraterrestri e l’umanità si trova a lottare per la sua sopravvivenza. Il protagonista, il maggiore William “Bill” Cage (Tom Cruise), viene inviato contro la propria volontà e senza alcuna esperienza a combattere al fronte, in una battaglia che dovrebbe segnare la svolta nella guerra contro gli alieni. Al fronte Cage incontrerà anche il simbolo di questa guerra Rita Vrataski (Emily Blunt) aka l’Angelo di Verdun. Lo shock nel vederla morire solo qualche minuto dopo spingerà Cage a farsi esplodere vicino a un alieno, per poi risvegliarsi inspiegabilmente il giorno precedente.
La storia, che è tratta da un fumetto, è davvero avvincente e paradossalmente tutt’altro che ripetitiva, nonostante lo schema per cui ogni giorno continua a ripresentarsi al protagonista. Niente a che vedere con Groundhog Day, ovviamente, ma più con le dinamiche tipiche del film di fantascienza e, a tratti, del videogame.
Funziona anche la scelta di inserire spunti di comicità e spunti sentimentali, mai troppo eccessivi.
L’unica pecca, sulla quale non aggiungerò altro, è il finale. Che ancora devo capire e leggere tutti i forum di invasati non mi ha comunque aiutato a risolvere questo dilemma.
Livello di SHAZAMMABILITÀ: basso.
Livello di BONAGGINE DEL CAST: medio. Mentre Tom Cruise ormai si vede che ha passato i 50, Emily Blunt ha il suo perché.
Quanto dura / quanto sarebbe dovuto durare: 113 minuti / 113 minuti.
Mi devo fermare dopo i titoli di coda per vedere la SCENA NASCOSTA o posso andare direttamente a casa? No. Al contrario delle aspettative, nulla da segnalare.
GIUDIZIO COMPLESSIVO: 4 Anne Praderio su cinque. Peccato per il finale.
Il post Edge of Tomorrow, scritto da Andrea Rotolo, appartiene al blog Così è (se vi pare).