27 gennaio 2016 Lascia un commento

Ecco immaginate qualcosa di simile, ovvero restare fregati in un loop temporale ma non con grassi roditori e belle figliole ma nel giorno peggiore della tua vita, anzi l’ultimo giorno della tua vita o meglio nel peggior giorno dell’umanita’ quando verra’ sconfitta definitivamente dall’invasione aliena che gia’ domina sull’Europa centrale e a breve sul mondo intero.
Tom Cruise e’ un soldato ma lontano dalle trincee, uomo immagine dell’esercito buttato nella mischia il giorno in cui replicando lo sbarco in Normandia, l’umanita’ dovrebbe sconfiggere i Mimic,, alieni tentacolari capaci di prevedere con straordinaria efficacia tutte le mosse terrestri.
Le cose pero’ si mettono malissimo da subito e l’esercito non si trovera’ di fronte tedeschi esausti come nel 1944 ma agguerritissime piovre meccaniche.
Cruise non restera’ vivo che pochi minuti ma inspiegabilmente alla sua morte tornera’ indietro nel tempo, il giorno prima dello sbarco.
Ancora e ancora e ancora. Assieme a Emily Blunt, guerriera che a suo tempo visse qualcosa di simile, capira’ cosa gli accade e come sfruttarlo per sconfiggere gli alieni.
Film fantastico, che sia chiaro da subito.Tratto "All You Need Is Kill", il manga-racconto Hiroshi Sakurazaka, la pellicola ha beneficiato di un concetto di fondo efficacissimo e ben congeniato. Liman e’ un buon regista, direttore con grandi performance come "Swingers" e "Mr. & Mrs. Smith" e con tragiche fetecchie alla "The Bourne Identity" e il ridicolo "Jumper". Fortunatamente con "Edge of tomorrow" era nel giusto spirito perche’ e’ vero che la storia e’ fantastica ma con non poche difficolta’ da trasporre sullo schermo. Vero pure che da un punto di vista strettamente logico, inizio e finale hanno senso il giusto e tutto sommato la vicenda si risolve con del tecnoblabla ma s’e’ visto di peggio. Il merito va condiviso con gli interpreti, la sorprendente Emily Blunt, credibilissima guerriera, un soldato che resiste alla guerra e allo sconforto, dolce e durissima, non era facile. Tom Cruise, grande attore che non smettero’ mai di elogiare. Fa comodo parlarne male, la verita’ che pochi al mondo passano da "Top Gun" a Kubrick, gestendo nel frattempo produzioni e management.
A un attore si chiede di essere credibile e di crederci a sua volta e sfido a trovare di meglio in un ruolo si d’azione tutt’altro che facile perche’ c’e’ una trasformazione psicologica del personaggio che non deve sottostare al machismo apparente della situazione. Effetti speciali da colossal ma alla fine non sono quelli che contano, percio’ l’occhio ha la sua parte ma e’ felice anche tutto il resto.
Gran film.