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Edge of Tomorrow – Senza domani

Creato il 29 maggio 2014 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma

Edge-Of-Tomorrow

Anno: 2014

Distribuzione: Warner Bros Italia 

Durata: 113′

Genere: Azione

Nazionalità: USA

Regia:  Doug Liman

Data di uscita: 29 Maggio 2014

Torna Tom Cruise sul grande schermo e lo fa, finalmente, nel giusto modo grazie a Edge of Tomorrow, lungometraggio diretto da Doug Liman, nel quale interpreta un personaggio più travolgente, perché più reale di quei superuomini senza macchia, senza paura e senza espressione che il sempreverde attore ha impersonato negli ultimi anni.

Il plot di Edge of Tomorrow non è dissimile da quello già visto, e apprezzato, in film come Ricomincio da capo: lo stesso giorno si ripete più e più volte con lo stesso finale, che in questo caso vede il protagonista morire ogni volta nell’infinita battaglia tra umanità e forze aliene.

Per buona parte del film il Tenente Colonnello Bill Cage, pur avendo il volto di Cruise, non fa il Tom Cruise della situazione e, difatti, stupisce nella codardia fortemente umana che lo porta a empatizzare molto più del solito con lo spettatore, aggiungendo a questa versione a sorpresa dell’ex Top Gun una narrazione pregna di tensione e di action, ma comunque in grado di piegarsi a funzionali sentimentalismi ben bilanciati. A questi ingredienti va aggiunto uno spettacolo visivo dove effetti speciali e esplosioni donano spettacolarità e adrenalina.

Muore più volte Cage/Cruise e finalmente urla il suo dolore (alla faccia di Scientology) e la sua paura, e lo fa non prima di tentare ogni volta di non salvare il mondo ma solo se stesso in nome di un egoismo non di certo eroico ma vicino al sanissimo istinto di sopravvivenza. Muore, Cruise, per tutte le volte che al cinema è rimasto vivo nei modi più assurdi e surreali e lo fa anche per mano di una donna, che ha il volto di Emily Blunt, che incarna carisma e bellezza: sarà proprio lei, chiamata non a caso nel film Full Metal Bitch in un eccesso di misoginia da blockbuster, un soldato valoroso e consapevole. È grazie a lei che Cruise recupera quell’eroismo maschio al quale ci ha fin troppo abituato, portando la parte conclusiva del nuovo lavoro di Liman nel limbo rassicurante di quell’ovvietà narrativa che per buona parte della pellicola era stata scongiurata con maestria e grazie al lato vile del protagonista.

Edge of Tomorrow è un film che idealmente si potrebbe dividere in tre atti due dei quali ricolmi di non banalità capaci di dare umanità al volto, talmente confortante da essere ormai noiosissimo, di Cruise, e uno, l’ultimo, in cui molto cambia e (s)cade nel più ovvio dei blockbuster restando comunque, grazie alla grandiosità delle immagini, un ottimo film di genere ritmato e travolgente.

Sandra Martone


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