Magazine Società

Edifici NZEB, quali strumenti per progettarli? Intervista al prof. Costanzo Di Perna

Creato il 27 maggio 2014 da Ediltecnicoit @EdiltecnicoIT
Edifici NZEB, quali strumenti per progettarli? Intervista al prof. Costanzo Di Perna

Il prof. Costanzo Di Perna della Facoltà di Ingegneria dell’Università Politecnica delle Marche è un’autorità in materia di efficienza energetica e un esperto sul tema degli Edifici NZEB (Edifici a Energia Quasi Zero).

Abbiamo voluto incontrare il prof. Di Perna, alla vigilia della terza tappa del Road Show Edifici 2020, che si terrà il prossimo 6 giugno a Verona e che lo vedrà tra i relatori con un contributo dedicato al concetto di edificio NZEB (net o near) ed i limiti di consumo energetico in area Mediterranea (consulta il programma e iscriviti al convegno).

Mauro Ferrarini. Edifici a Energia Quasi Zero. Professore ci spiega in poche parole cosa significa realmente questo termine e perché sta diventando così importante?

Costanzo Di Perna. Il termine NZEB può assumere diversi significati, infatti il termine viene interpretato diversamente nei vari Paesi europei e nel resto del mondo. Il nostro paese però ha definito con il decreto 90 del 2013 l’edificio a energia quasi zero come un edificio ad altissima prestazione energetica, il cui fabbisogno energetico è molto basso, o quasi nullo, ed è coperto in misura significativa da energia da fonti rinnovabili, prodotta all’interno del confine del sistema. L’importanza di definire tale edificio è data dal rispetto della nuova Direttiva Europea EPBD recast che promuove il miglioramento della prestazione energetica degli edifici che si trovano all’interno dell’Unione europea.

Mauro Ferrarini. E cosa stabilisce la direttiva EPBD recast?

Costanzo Di Perna. Tale direttiva stabilisce che gli stati membri devono calcolare i livelli ottimali in funzione dei costi, per i requisiti minimi di prestazione energetica, avvalendosi di un quadro metodologico e comparare tali risultati con i requisiti minimi di prestazione energetica degli edifici e degli elementi edilizi in vigore nel proprio Paese. NZEB sarà quindi il miglior risultato possibile dal punto di vista economico ed energetico per quanto riguarda i nuovi edifici.

Mauro Ferrarini. I protagonisti del settore dell’edilizia si stanno sempre più interessando al tema della riqualificazione energetica del costruito. Secondo la sua opinione, potrà questo interesse trasformarsi in una leva per la ripresa del mercato?

Costanzo Di Perna. Oggi in Italia abbiamo un parco di 11.6 milioni di edifici con circa 32 milioni di abitazioni di cui 5,4 milioni non occupate, inoltre sono presenti circa 65.000 edifici per uffici, 52.000 scuole e 26.000 alberghi,. Tutti questi edifici sono fortemente disperdenti e quindi necessitano di una ristrutturazione energetica, ciò genererà nei prossimi anni investimenti e nuovi posti di lavoro. Importante sarà la valutazione del ritorno degli investimenti e quindi la metodologia di calcolo che dovrà essere precisa e una politica di valutazione dei consumi reali per essere certi di quanto realmente si è ottenuto in termini di risparmio energetico.

Mauro Ferrarini. A un progettista intenzionato a creare “edifici NZEB” quali parametri consiglierebbe di considerare per il calcolo del bilancio zero di una struttura? Ma poi, si può davvero pensare di ottenere un bilancio energetico “0″?

Costanzo Di Perna. Oggi un professionista non ha gli strumenti per valutare se l’edificio sarà un NZEB, comunque da analisi fatte è possibile stabilire che la trasmittanza delle strutture dovrà essere prossima al valore già individuato dalla legislazione come limite. Inoltre il progettista dovrà valutare il problema del comfort in fase estiva che è sicuramente in paesi come il nostro dal clima mediterraneo, il punto fondamentale per selezionare il materiale della costruzione e la stratigrafia delle pareti.

Il bilancio energetico “0″ dovrà essere ottenuto compensando i consumi con le fonti rinnovabili, ovvero l’energia che l’edificio consuma dovrà provenire da fonti rinnovabili, in questo modo è possibile raggiungere sia il bilancio nullo energetico ma anche emissioni di CO2 nulle.

Mauro Ferrarini. Ci può tratteggiare in sintesi qual è la situazione negli altri Paesi dell’UE sullo sviluppo degli edifici NZEB? L’Italia è in linea con i partner europei o abbiamo della strada da recuperare?

Costanzo Di Perna. I Paesi nordici sono molto avanti nella realizzazione di edifici che compensano le dispersioni invernali con l’utilizzo di pompe di calore e fotovoltaico. Tale approccio attualmente è in discussione nei paesi mediterranei perché il problema come sopra evidenziato riguarda il consumo ed il comfort in fase estiva. Il compensare inoltre il consumo elettrico invernale con quello prodotto da impianti fotovoltaici in estate non è più una strada percorribile, infatti nella scorsa stagione estiva il kWh elettrico nel mese di luglio valeva 0 euro, in quanto vi era una sovra produzione di energia mentre nel periodo invernale il costo del kWh elettrico è stato molto elevato.

Mauro Ferrarini. Quindi?

Costanzo Di Perna. Possiamo dire che l’Italia è sicuramente un Paese che negli ultimi anni ha mostrato una accelerazione notevole nella riqualificazione energetica e nella produzione di energia da fonte rinnovabili ma avendo un clima diverso, necessita di attenzione nel recepire modelli che provengono da paesi virtuosi ma con caratteristiche termiche molto diverse.

Mauro Ferrarini. Professore, lei partecipa come relatore alle tappe del Road Show Edifici 2020. Cosa si sente di dire a un progettista indeciso se partecipare ai prossimi eventi? Cosa rischia di perdersi?

Costanzo Di Perna. I convegni sono un momento di riflessione e di analisi di come proseguire nel futuro della riqualificazione energetica e nella progettazione dei nuovi edifici. Il senso critico dei relatori e lo sviluppo degli argomenti trattati in maniera scientifica facendo riferimento a ricerche nazionali ed internazionali, permette al progettista di avere una panoramica a 360 gradi su questi argomenti. Il dibattito che è sempre scaturito alla fine degli eventi già effettuati, permette al progettista di porre domande ai relatori anche relative alle problematiche riscontrate nella proprio professione.

Scopri i contenuti della tappa del 6 giugno sugli Edifici NZEB e iscriviti gratuitamente al convegno.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :