Edilizia Convenzionata

Spesso si sente parlare di Edilizia Convenzionata senza comprenderne il significato. In effetti quelli dell’edilizia convenzionata è un tema su cui spesso si fa confusione.

L’Edilizia convenzionata non deve essere confusa né con l’edilizia agevolata né con l’edilizia sovvenzionata.

Il caso dell’edilizia residenziale convenzionata, prevede la sottoscrizione di un accordo tra gli operatori privati del settore edile (costruttori, cooperative) e i comuni. Tale accordo vuole favorire un contenimento dei costi relativi all’acquisto di un’abitazione con lo scopo di agevolare determinate categorie sociali l’accesso alla prima casa.

Viene quindi imposto dalle amministrazioni locali, un vincolo relativo al valore di vendita dell’immobile e ai requisiti richiesti per i potenziali acquirenti (reddito e stato civile).
Le abitazioni previste dal piano dell’edilizia convenzionata dovranno essere edificate su terreni di proprietà privata, inoltre spesso le cooperative o le imprese che realizzano gli alloggi, si fanno
carico delle opere di urbanizzazione previste per la zona.

L’edilizia convenzionata prevede però una serie di vincoli anche per gli acquirenti, quindi: l’obbligo di residenza nell’abitazione acquistata, il divieto di possedere altre abitazioni nella provincia di riferimento e nei territori confinanti, il divieto di vendere o affittare l’abitazione per un periodo di cinque anni.

Inoltre viene fissato un periodo di convenzione della durata di vent’anni nel corso dei quali, dopo cinque anni l’abitazione potrà essere venduta o affittata.