In occasione dell’inizio del Rigenera Tour (clicca qui tutte le tappe) abbiamo fatto due domande all’Arch. Massimo Rossetti, Professore dello IUAV. “Innovazione”. Spesso se ne parla. Ma cosa significa nell’edilizia scolastica?
1. Quali sono gli elementi innovativi più importanti che i progettisti dovrebbero tenere in considerazione quando costruiscono nuove scuole: la gestione degli spazi, il rapporto col territorio o altro?
Non c’è dubbio che qualsiasi componente innovativo, sia esso una soluzione tecnica, un prodotto per l’edilizia o un sistema impiantistico, dovrebbe avere come principale finalità il benessere del bambino/ragazzo e la sua sicurezza.
L’applicazione di soluzioni innovative fini a se stesse non trova giustificazione, soprattutto quando si ha a che fare con un’utenza “fragile” come quella degli edifici scolastici. Gli elementi di innovazione possono comunque essere molteplici: dalla distribuzione degli spazi interni, cercando di superare la rigida impostazione aule-corridoio, a una maggiore relazione tra lo stesso edificio e il contesto urbano in cui si colloca.
Fino all’utilizzo di materiali a bassa energia incorporata, all’integrazione delle FER nei componenti di involucro e copertura, o all’uso di ICT sia a supporto delle attività scolastiche che come strumenti di controllo e monitoraggio degli ambienti, in particolare quelli interni.
2. Se si parla di “scuole innovative” si parla anche di scuole in legno. Gli interventi necessari sulle scuole in Italia sono nuova costruzione e ristrutturazione. A proposito di nuovo, quali sono i vantaggi del legno per l’edilizia scolastica?
Non vedo particolare vantaggio nell’uso del legno, in quanto materiale strutturale, per quanto riguarda l’edilizia scolastica.
Presenta certamente alcune caratteristiche che lo rendono un materiale molto interessante dal punto di vista di impatto ambientale, ma credo che si dovrebbe valutare, caso per caso, a seconda di molti fattori (per esempio la localizzazione del sito di progetto, i possibili fornitori e imprese di costruzione in zona, in modo da ridurre i costi energetici di trasporto, ecc.), prima di scegliere il sistema costruttivo idoneo.
Potrebbe essere invece molto suggestivo l’uso del legno a vista, per esempio come materiale da rivestimento, oppure mostrare il sistema costruttivo, per stimolare negli scolari, soprattutto i più piccoli, un approccio verso l’ambiente e le tematiche di sostenibilità.
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