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Edinburgh lascia a secco i peggiori Cardiff Blues della stagione

Creato il 23 novembre 2014 da Soloteo1980 @soloteo1980

SAMSUNGBT Murrayfield (Edimburgo) – Edinburgh Rugby vince la seconda gara casalinga consecutiva in Guinness Pro12 battendo agilmente i Cardiff Blues, apparsi quest’oggi irriconoscibili per almeno settanta minuti. Edinburgh vince ma non convince, perché nonostante scenda in campo in formazione-tipo (infortuni a parte, dovendo fare a meno per impegni internazionali solo di Visser e Ford) contro una squadra che ha giocato ampiamente sotto ritmo per buona parte della gara e mezz’ora in inferiorità numerica, non riesce a trovare il punto di bonus offensivo che sarebbe stato importantissimo; tuttavia, guardando il positivo, la difesa ha ben impressionato e lascia i Blues, avversario diretto per la top-six (quando potranno schierare la formazione titolare coi nuovi acquisti) a secco, e questo è davvero un buon risultato.

Edinburgh si presenta al calcio d’inizio con un cambio nel XV comunicato alla vigilia da coach Solomons; Matt Scott, centro della nazionale scozzese appena recuperato dall’operazione alla spalla, gioca dal primo minuto al posto di Sam Beard, che ha avuto un risentimento al tendine del ginocchio, mentre in panchina va l’argentino Dominguez.

Il primo colpo di scena del match arriva dopo soli tre minuti; il seconda linea dei Blues Hoeata colpisce con un pugno Ollie Atkins sotto l’East Stand, mentre il gioco prosegue dall’altra parte del campo. Il direttore di gara ferma l’azione e chiede l’intervento del TMO ma, nonostante l’evidenza, Hoeata se la cava solo con un giallo. Alla ripresa del gioco, Edinburgh spinge forte per sfruttare il vantaggio numerico, chiudendo i gallesi nei propri 5m, finché Strauss non trova il varco giusto per andare in meta.

Heathcote (con la trasformazione e due piazzati) e Gareth Davies (preciso in un’occasione, mentre spedisce sul palo il secondo calcio) muovono il tabellino di una gara che continua a non decollare, con entrambe le squadre che non riescono a dare ritmo alle loro giocate. Attorno alla mezz’ora sono i Blues a mettere in difficoltà, per la prima volta, la difesa dei Gunners con un’azione insistita sui 5m scozzesi; il mediano di mischia Lloyds è bravo nel riciclo al largo in due occasioni, ma quando Turnbull sembra aver trovato il varco giusto, il disperato quanto tempestivo intervento di Coman salva gli scozzesi (ovale tenuto alto). Si riparte con una mischia ai 5m, ma il giovane pilone Sutherland è bravissimo a costringere l’esperto Adam Jones a far crollare la mischia ed Edinburgh riprende fiato. Nell’azione successiva, Turnbull (mani in ruck, ma anche somma di scorrettezze) si prende un giallo, lasciando i suoi per la seconda volta con l’uomo in meno e mandando Heathcote dalla piazzola che, con l’aiuto del palo, aggiunge altri tre punti.

Il primo tempo si chiude con un piazzato di Gareth Davies, concesso da Colgan per un fuorigioco di Edinburgh, e con i Blues che si affacciano ancora pericolosamente nella metà campo scozzese, cercando di approfittare del suo momento di confusione. Fish prova ad involarsi sulla sinistra, ma il suo calcio a seguire viene intercettato da Hidalgo-Clyne a tempo scaduto.

I Blues hanno giocato molte fasi nella metà campo avversaria ma non sono mai riusciti ad andare in meta, mentre l’indisciplina è costata carissima in termini di cartellini gialli (due in meno poco più di mezz’ora) ma solo sette punti subiti in inferiorità, anche grazie alla scarsa efficacia in fase offensiva di Edinburgh, incapace di punire gli errori avversari.

Nella ripresa la temperatura si abbassa e spegne il già non grandissimo entusiasmo del poco pubblico presente sugli spalti, mentre in campo le squadre continuano a faticare nel fare gioco. Heathcote manca il primo calcio del match, ma Edinburgh ha approcciato la gara decisamente meglio e, dopo aver chiuso i Blues nei propri 22m, va in meta con Fife, servito da Hidalgo-Clyne al largo dopo che qualche pick and go aveva sfiancato la resistenza gallese. Nella stessa azione, i Blues restano per la terza volta in inferiorità, stavolta per ‘colpa’ di Hobbs che si prende un giallo tentando di fermare l’avanzata di Dougie Fife.

Heathcote trasforma per il massimo vantaggio scozzese, chiudendo virtualmente il match dopo meno di cinquanta minuti; i Blues continuano a giocare sotto ritmo, dando l’impressione di non avere né testa, né gambe quest’oggi. Vosawai prova a suonare la carica, ma i Blues non ci sono più e Tom Brown, al rientro quest’oggi dopo l’infortunio, può andare in meta per la terza volta, servito da un bel passaggio lungo di Heathcote. Quando i Blues si presentano nei 22m avversari con un’avanzata di Cook, vengono fermati da Fife, bravo nel recupero difensivo, prima che il pack scozzese vinca l’ennesima mischia chiusa alleggerendo la pressione. Anscombe prova a farsi vedere con un paio di avanzate,

Il direttore di gara estrae il quarto giallo di una gara non cattiva – pugno di Hoeata a parte, stavolta per lo scozzese Roddy Grant colpevole di un fallo professionale nei propri 22m, ma questi Blues spenti e svogliati non sembrano in grado di capitalizzare il vantaggio numerico. Gareth Davies che sceglie di andare in touche ma non riesce a mandare l’ovale fuori dal campo, regalando il possesso agli avversari ed esponendo i suoi compagni al contrattacco scozzese, è la somma del match dei gallesi. Che, quando tutto ormai è perduto, tornano ad attaccare, costringendo gli scozzesi a ricorrere all’indisciplina per fermare i loro attacchi. Heathcote è il quinto giocatore a finire nel sin-bin per un in-avanti volontario e nell’azione successiva, coi Gunners in 13, i Blues vanno in meta con il centro Adam Thomas che chiude una bella azione in velocità sull’asse Jones-Walsh, con assist finale di quest’ultimo.

Edinburgh spreca un contrattacco con Denton che arriva fino a metà campo, prima di isolarsi e finire invischiato tra le maglie della difesa gallese, ma i Gunners sprecano un’altra occasione con Fife per trovare il bonus offensivo. Settimana prossima gli scozzesi saranno di scena a Parma contro le Zebre, prima di lasciare spazio all’Europa.

Edinburgh Rugby 28
Cardiff Blues 13

Score: 7′ Strauss m Heathcote (7-0), 12′ G. Davies cp (7-3), 15′ Heathcote cp (10-3), 24′ Heathcote cp (13-3), 35′ Heathcote cp (16-3), 37′ G. Davies cp (16-6); 47′ Fife m Heathcote tr (23-6), 57′ Brown m (28-6), 73′ A. Thomas m G. Davies tr (28-13).

Edinburgh Rugby: 15 Nick McLennan 14 Dougie Fife 13 Matt Scott 12 Andries Strauss 11 Tom Brown 10 Tom Heathcote 9 Sam Hidalgo-Clyne 1 Rory Sutherland 2 James Hilterbrand 3 Willem Nel 4 Ollie Atkins 5 Ben Toolis 6 Mike Coman (C) 7 Roddy Grant 8 David Denton
Panchina: 16 Neil Cochrane 17 Grant Shiells 18 John Andress 19 Fraser McKenzie 20 Tomas Leonardi 21 Grayson Hart 22 Greig Tonks 23 Joaquin Dominguez

Cardiff Blues: 15 Gareth Anscombe 14 Richard Smith 13 Adam Thomas 12 Gavin Evans 11 Dan Fish 10 Gareth Davies 9 Lloyd Williams 1 Sam Hobbs 2 Kristian Dacey 3 Adam Jones (C) 4 Jarrad Hoeata 5 Macauley Cook 6 Josh Turnbull 7 Ellis Jenkins 8 Manoa Vosawai
Panchina: 16 Rhys Williams 17 Thomas Davies 18 Scott Andrews 19 Chris Dicomidis, 20 Josh Navidi 21 Lewis Jones 22 Garyn Smith 23 Geraint Walsh

HT: 16-6
Note: 7°C, cielo sereno,
Sin bin: 3′ Jarrad Hoeata (Cardiff Blues), 35′ Josh Turnbull (Cardiff Blues), 48′ Sam Hobbs (Cardiff Blues), 65′ Roddy Grant (Edinburgh Rugby), 72′ Tom Heathcote (Edinburgh Rugby).
Man of the match: Tom Heathcote (Edinburgh Rugby)
Spettatori: 3803
Arbitro: Leo Colgan (IRFU)


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