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Edinburgh vince la prima gara casalinga. Al BT Murrayfield battuti i NG Dragons 24-10

Creato il 11 ottobre 2014 da Soloteo1980 @soloteo1980

IMG_5248BT Murrayfield (Edimburgo) – Edinburgh trova la prima vittoria casalinga, dopo una sconfitta ed un pareggio, battendo i NG Dragons al termine di una gara dai due volti. Il primo tempo è stato contrassegnato dalla noia, dagli errori di handling e dalla troppa indisciplina, mentre nella ripresa – pur senza aver visto cose trascendentali – il pubblico accorso alla Highland Cathedral è stato almeno intrattenuto degnamente. Edinburgh aveva bisogno di un’iniezione di fiducia, dopo le settimane passate a leccarsi le ferite, e nonostante il lavoro da fare sia ancora moltissimo, i Gunners possono guardare con un pò più di fiducia ai prossimi appuntamenti europei. I Dragons, dal canto loro, hanno confermato di essere ancora un cantiere aperto; sarà molto difficile, se non troveranno amalgama e ritmo in tempi brevi, riuscire a centrare l’obiettivo della top-six celtica.

La gara inizia, come previsto, a ritmi bassissimi. Edinburgh commette la prima ingenuità, regalando una mischia all’altezza dei propri 22m per un banale in avanti, mentre i Dragons sono i primi a concedere due punizioni, una per crollo della mischia, l’altra per placcaggio pericoloso di Jonathan Evans ai danni di Heathcote, che non aveva i piedi a terra.

Nei primi quindici minuti, a parte qualche punizione di troppo e uno stop, chiamato dal direttore di gara per consultarsi col TMO su un fallo a metà campo, non succede nulla. Al 19′, improvvisamente, una fiammata di Edinburgh, nata da un calcio di liberazione di Sam Beard, quasi si conclude in meta. Watson recupera la palla vagante, calciando in avanti, Visser si intromette e calcia per se stesso dentro l’area di meta ma al momento di schiacciare l’ovale lo perde incredibilmente in avanti. Si riparte da una mischia ai 5m per i gallesi, che il pack dei Dragons vince alleggerendo la pressione.

Nell’azione successiva, Tonks non è deciso su un calcio alto di Smith e perde l’ovale in avanti; Ford lo recupera in fuorigioco e i Dragons hanno la prima, vera occasione per muovere il tabellino. Tovey, però, spreca, mandando l’ovale a lato da ottima posizione.

Il gioco si ferma al 26′ dopo uno scontro tra Smith (costretto ad uscire dal campo per il protocollo sulla concussion) e Du Preez, che esce in barella sostituito da Tomas Leonardi.

Alla ripresa del gioco, Edinburgh è ancora pericoloso; Visser recupera un brutto calcio i liberazione dei gallesi e scatta sulla sinistra, eludendo l’intervento di tre avversari prima di scaricare su Watson. Il flanker va in tuffo oltre la linea ma il recuoero difensivo gallese vanifica lo sforzo. Fitzgibbon si affida al TMO che annulla la marcatura perchè l’ovale è tenuto alto.

Nella mischia successiva, Fitzgibbon, dopo aver parlato più volte coi capitani e stanco delle continue scorrettezze, decide di punire con un cartellino giallo i due piloni, Andress per Edinburgh e Stankovich per i Dragons; i gallesi, però, continuano a concedere troppi falli e Heathcote, al 33′, trova i primi punti del match dalla piazzola, rompendo l’equilibrio. L’apertura scozzese si ripete poco dopo (altra punizione nata da una mischia chiusa) e allunga il vantaggio dei Gunners.

Edinburgh ha avuto maggior possesso palla, è stato più disciplinato e ha saputo, dopo quasi mezz’ora giocata a ritmi inaccettabili per questi livelli, sfruttare le occasioni che gli avversari gli hanno concesso. I NG Dragons, nel primo tempo, non sono praticamente mai entrati in gara; problemi di gestione, pessimi nel calcio, quasi incapaci di risalire il campo, mai pericolosi nei 22m avversari, dove sono entrati solo in un paio di sporadiche occasioni.

Nella ripresa, però, sono proprio i gallesi ad entrare in campo più decisi. Prima ci prova il mediano di mischia Evans, che recupera l’ovale nella sua metà campo e si fa quasi cinquanta metri di corsa, calciando l’ovale a terra, prima che Fife riesca a recuperare, poi è capitan Andy Powell a lanciarsi in attacco. L’avanzata del numero 8 ha più fortuna, anche grazie al sostegno di Pewtner che, servito all’interno, supera la resistenza di Strauss prima di andare a marcare sotto ai pali. Tovey trasforma, ma i Gunners tornano avanti subito dopo, ancora grazie al piede di Heathcote.

Un minuto dopo, Edinburgh trova la prima meta del match. Tonks calcia lungo, la difesa dei Dragons si addormenta e Tim Visser vede una chance e porta pressione; Amos recupera e prova a liberare, ma l’ala di Edinburgh lo ostacola, recupera l’ovale e va a schiacciare oltre la linea. Heathcote aggiunge i punti della trasformazione, e la gara, finalmente, inizia a farsi interessante. I Dragons capiscono che non possono far scappar via gli scozzesi e, alla prima occasione, cercano i pali, ma O’Brien, da posizione decentrata, manda l’ovale a lato.

Senza fare cose incredibili, Edinburgh va in meta per la seconda volta, stavolta con il rientrante Dougie Fife. Dopo qualche fase giocata a ridosso della linea di meta avversaria, con la difesa dei Dragons messa sotto pressione, Kennedy è bravo a gestire il riciclo al largo, servendo Strauss che ‘pesca’ Fife sulla destra. Heathcote manca la trasformazione ma il gap tra le squadre, adesso, comincia a farsi difficile da colmare per i gallesi, che dopo aver trovato la meta in avvio di ripresa si sono, incredibilmente, spenti.

Heathcote ed O’Brien, che dopo l’uscita definitiva di Smith va apertura, con Tovey che si sposta al centro, muovono il tabellino dalla piazzola, ma tra i numerosi cambi e qualche errore di troppo, la gara non riserva più molto. Nell’ultima azione, a tempo quasi scaduto, Heathcote, servito da un passaggio intelligente di Hidalgo-Clyne, trova un varco nella disattenta difesa gallese e ci si infila. Beard in sostegno riceve l’assist dell’apertura ma viene fermato ad un passo dalla linea; capitan Coman recupera il pallone e va in tuffo oltre la linea di meta. Il direttore di gara, però, si affida ancora al TMO che vede le mani di Watson, in offside, che toccano l’ovale prima di Coman. Firzgibbon annulla la meta e concede una punizione ai gallesi, che non sortisce nessun effetto. La gara si chiude coi Gunners che tornano alla vittoria e i Dragons che restano a secco.

Edinburgh Rugby 24
Newport Gwent Dragons 10

Score: 33′ Heathcote cp (3-0), 37′ Heathcote cp (6-0); 43′ Pewtner m Tovey tr (6-7), 46′ Heathcote cp (9-7), 47′ Visser m Heathcote tr (16-7), 56′ Fife m (21-7), 60′ O’Brien cp (21-10), 63′ Heathcote cp (24-10).

Edinburgh Rugby: 15 Greig TONKS 14 Dougie FIFE 13 Sam BEARD 12 Andries STRAUSS 11 Tim VISSER 10 Tom HEATHCOTE 9 Sean KENNEDY 1 Alasdair DICKINSON 2 Ross FORD 3 John ANDRESS 4 Anton BRESLER 5 Grant GILCHRIST 6 Mike COMAN (C) 7 Hamish WATSON 8 Cornell DU PREEZ
Panchina: 16 James HILTERBRAND 17 Allan DELL 18 Willem NEL 19 Ollie ATKINS 20 Tomas LEONARDI 21 Sam HIDALGO-CLYNE 22 Phil BURLEIGH 23 Jack CUTHBERT

Newport Gwent Dragons: 15 Lee Byrne (C), 14 Matthew Pewtner, 13 Tom Prydie, 12 Ashley Smith, 11 Hallam Amos, 10 Jason Tovey, 9 Jonathan Evans; 1 Boris Stankovich, 2 Elliot Dee, 3 Dan Way, 4 Andrew Coombs, 5 Rynard Landman, 6 Lewis Evans, 7 Nic Cudd, 8 Andy Powell
Panchina:16 T. Rhys Thomas, 17 Hugh Gustafson, 18 Lloyd Fairbrother, 19 Ian Gough, 20 James Thomas, 21 Richie Rees, 22 Angus O’Brien, 23 Aled Brew

HT: 6-0
Note: 13C, vento assente, campo in perfette condizioni.
Sin bin: 29′ John Andress (Edinburgh Rugby) e Boris Stankovich (NG Dragons).
Man of the match: Hamish Watson (Edinburgh Rugby)
Spettatori: 3156
Arbitro: Peter Fitzgibbon (IRFU)


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