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Editoria: la qualità dei giornalisti e quella degli editori

Da Pinobruno

“Ci sono, tra quelle pronunciate dal presidente della Fieg parole che inquietano e tra quelle che mancano nella sua relazione altre che autorizzano ogni allarme. Carlo Malinconico continua a chiedere danaro pubblico e a reclamare flessibilità, afferma che la “qualità giornalistica resta un valore dominante” ma non trova neanche quest’anno il tempo per denunciare la vergogna del comportamento di alcuni editori che pagano da 1,02 euro a 3,70 lordi gli articoli”: è quanto affermano in una dichiarazione Lorenzo Del Boca e Enzo Iacopino, presidente e segretario dell’Ordine nazionale dei giornalisti.

“Che cos’altro ipotizza la Fieg, dopo la rottamazione di centinaia di professionisti? Come pensa di puntare alla qualità dell’informazione la Fieg quando i suoi associati tagliano i compensi da fame che già ora con ritardi di mesi, fino a 400 giorni, “elargiscono” ai collaboratori?

Editoria: la qualità dei giornalisti e quella degli editori

Non ci sono più le redazioni di una volta...

L’Ordine nazionale sta mettendo a punto un dossier sul comportamento degli editori che non di rado usano l’informazione per coltivare i redditizi interessi che hanno in altri campi. Ne emerge già una spaccato che indurrà molti a vergognarsi. Il Parlamento dovrebbe interrogarsi sulla gestione delle provvidenze e seguire il saggio consiglio di quel gruppo di parlamentari che ha presentato un ordine del giorno per invitare il governo a subordinarne l’erogazione al mantenimento dei livelli occupazionali.

Così si creano effettive opportunità di lavoro per i giovani professionisti, da anni sfruttati tenendoli nel limbo delle collaborazioni occasionali”.


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