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Editoriale di aprile

Creato il 02 aprile 2011 da Carlo_lock
Il post di ieri era volutamente provocatorio. Ieri abbiamo parlato di amore nel Novecento in un momento in cui, attualmente, si parla e si pratica la guerra (in Libia, ma anche tra la gente, in Parlamento, per o contro Berlusconi). Insomma, nonostante tutto, questo mi sembra un periodo in cui non si pensa troppo a far l'amore. E naturalmente parlare della guerra non è mai uno scandalo, inorridisce, fa tristezza, ma della guerra, purtroppo, non ci si vergogna mai; mentre una persona che dichiara apertamente e a tutte le ore del giorno che vuole far l'amore viene guardato perlomeno in modo un po' strano. Eppure una guerra a rovescio la provate a immaginare? Francia e Inghilterra dichiarano "amore" alla Libia, vengono inviate soldati e soldatesse dell'amore, partono "caccia" che sganciano bombe contenenti un gas erotizzante, nessuno riesce a scamparla, il gas è sottile penetra attraverso anche gli stipiti delle finestre. La gente gira nuda per strada, nessuno guarda più in faccia a nessuno. Si necessita una risoluzione Onu per il ripristino della normalità, dato che la gente smette di lavorare, fa l'amore tutto il giorno. I soldati inglesi di terra vogliono sodomizzare Gheddafi, ma lui preferisce le sue donne libiche. L' Italia resta fuori dal conflitto perché i soldati si "vergognano", la Germania rimane neutrale perché si interroga su chi possa vincere in una guerra del genere, gli inglesi e i francesi contano le donne e gli uomini scopati, i libici però non possono far l'amore tra loro, è proibito, per questo vengono isolati dalle loro abitazioni.In una guerra del genere un po' di violenza ci sarebbe comunque, al limite, qualche vibratore infilato, ma ben poca cosa di fronte alla morte di bambini, di civili, di innocenti di qualsiasi guerra.Insomma, in generale il clima attuale non è buono, questo blog non si occupa di politica, ma di società e, dunque, è doveroso ricordare anche la situazione in cui siamo, una situazione di stanchezza alla quale si accompagnano violenti moti di ribellione in tutto il mondo. Purtroppo, a dispetto di tutto, la violenza, spesso, è l'unica forma di comprensione qualora non bastassero più i consigli, gli avvertimenti, le preghiere, le richieste. Ma la violenza ha sempre un caro prezzo....Ma intorno a tutto questo sempre ci sarà qualcuno che almeno ha il desiderio (nascosto dagli altri) di far l'amore. Voltiamo questa turbolenta pagina del marzo italiano e internazionale e prospettiamoci sull'aprile, sperando in qualcosa di diverso, di veramente significativo nella vita di Carlo Lock e degli italiani.

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